Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Trovato a terra in via Olimpia l’ipotesi dell’overdose: autopsia
Un passante ha notato il suo corpo a terra. Non si muoveva, non dava alcun cenno di vita. Ha chiamato i soccorsi ma, al loro arrivo, gli operatori del 118 non hanno potuto fare nulla. Il magistrato di turno della procura di Venezia Paola Tonini ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte di un quarantenne trevigiano, trovato senza vita lunedì pomeriggio a Mestre. L’uomo alle spalle aveva dei problemi legati alla tossicodipendenza e non è escluso che il decesso possa essere collegato alla droga, ma la certezza la potrà dare solo l’esame medico legale.
Se così fosse sarebbe il primo dopo mesi, ma l’ultimo di una lunga lista in provincia di Venezia, dove le vittime dell’eroina in poco più di un anno sono state 16. Il quarantenne era disteso a terra in via Olimpia, nei pressi del parco di Villa Querini. Una zona, questa, frequentata anche da molti tossicodipendenti e oggetto di controlli periodici da parte delle forze dell’ordine. Gli agenti della squadra volanti della questura di Venezia, una volta arrivati, hanno setacciato l’area in cui il trevigiano è stato trovato morto. Sul corpo non erano presenti segni di violenza. A gettare l’ombra dell’overdose su questa morte è una siringa rinvenuta all’interno dello zaino del quarantenne. Una siringa che, però, non era ancora stata utilizzata. Nelle vicinanze non c’erano elementi che possano far pensare al fatto che l’uomo sia rimasto vittima di un’ultima dose ma non è escluso che possa anche aver assunto qualche sostanza in un altro luogo. Un’altra delle ipotesi è che il trevigiano abbia accusato un malore fatale, che comunque potrebbe essere legato ai suoi problemi di tossicodipendenza. (e. bir.)