Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia vuole uscire dalla crisi Garofalo: «Ci serve più cattiveria»

Tre sconfitte consecutiv­e, sabato arriva il Livorno: «Stavolta è vietato sbagliare»

- Dimitri Canello

VENEZIA Quattro partite, una vittoria e tre sconfitte per gli arancioner­overdi.

Agostino Garofalo, cosa succede al Venezia?

«Abbiamo iniziato la stagione col freno a mano tirato dopo la vittoria con lo Spezia. Purtroppo ci sono queste tre sconfitte da metabolizz­are che fanno male e che ci fanno pensare. Ma dobbiamo lavorare sodo, rimboccarc­i le maniche per dare qualcosa in più, ognuno per quanto gli compete e per cominciare a muovere la classifica».

Si aspettava questo inizio in salita?

«Non mi aspettavo tre sconfitte consecutiv­e arrivate in questo modo. Dobbiamo azzannare l’avversario in 90 minuti, magari saranno le solite frasi fatte, ma è davvero questa la chiave, avere la bava alla bocca e buttarsi su ogni pallone tenendo sempre altissima la concentraz­ione».

La società ha ribadito fiducia assoluta nell’allenatore. Lei è uno dei punti di riferiment­o dello spogliatoi­o: che ne pensa?

«Il mister è bravo, ve lo posso assicurare. Gli sono stati fatti tre anni di contratto perché ha fatto grandi cose con le giovanili dell’Inter, per fortuna il calcio dà sempre la possibilit­à di rifarsi e da sabato contro il Livorno dovremo cambiare rotta».

Cosa è cambiato da Inzaghi a Vecchi?

«Vecchi ci chiede un pressing offensivo maggiore, mentre con Inzaghi facevamo fare più la partita agli avversari, cercando di colpirli in contropied­e. Condivido questa mentalità, ma bisogna allo stesso tempo trovare i giusti equilibri perché i risultati per ora non ci premiano. Serve qualcosa in più che ci è mancato sinora»

Durante l’estate è cambiato tutto: dall’allenatore, allo staff tecnico, al direttore sportivo. Si aspettava questa rivoluzion­e?

«Quando finisce un ciclo e un rapporto con una persona, si cambia: ma sono sicuro che queste tre sconfitte consecutiv­e non siano dovute a chi siede in panchina, ma sempliceme­nte a un adattament­o della squadra a una nuova situazione. Noi dobbiamo soltanto lavorare per portare più punti possibili alla squadra».

Obiettivi stagionali sul taccuino. Playoff o, a questo punto, si pensa a una semplice salvezza?

«La Serie B la conosco bene. C’è stato un anno a Modena in cui eravamo penultimi in classifica e poi siamo arrivati in semifinale playoff. Per adesso non parliamo di obiettivi, di playoff o altro. Ragioniamo partita dopo partita, invertiamo la rotta subito e poi valuteremo più avanti dove possiamo arrivare».

Sabato c’è Venezia – Livorno e in mezzo per voi un turno di riposo...

«È diventata già una partita importante, non dobbiamo sbagliarla. Avremo qualche giorno in più e maggiori energie per prepararla. Adesso tocca a noi dimostrare quello che valiamo».

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