Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Benetton, indagini su insulti e minacce Funerali «blindati»
Previsto un massiccio servizio d’ordine
TREVISO Domani, in duomo a Treviso, i funerali di Gilberto Benetton: il rito sarà blindato. Le misure di sicurezza saranno messe in atto dopo gli insulti arrivati via web, con tanto di esultanze per la dipartita dell’imprenditore, avvenuta lunedì. I primi a prendere le distanze da questi messaggi sono stati, tramite i sindacati, i lavoratori.
TREVISO Quello di domani mattina, per l’addio all’imprenditore Gilberto Benetton nel Duomo di Treviso, sarà un funerale blindato. La questura ha disposto un servizio d’ordine pubblico discreto ma scupoloso e massiccio per consentire che tutto si svolga in condizioni di sicurezza.
A renderlo necessario da una lato le personalità di spicco del mondo economico e politico che arriveranno a Treviso da tutta Italia e non solo, per dire addio a uno dei fondatori del gruppo industriale; dall’altro gli «sciacalli» che sul web, subito dopo la notizia della sua scomparsa per una lunga malattia, hanno scatenato un’ondata di odio,insulti, persino minacce. Da quel terribile 14 agosto, il giorno del crollo del ponte Morandi, sulla famiglia Benetton è calata la rabbia degli haters. Gilberto aveva un ruolo apicale: era vicepresidente di Edizione, la holding che ha tra le società controllate anche Autostrade, e nel giorno della sua morte i siti di informazione e i social network sono stati invasi da maledizioni e ingiurie.
I primi a prenderne le distanze sono stati proprio i lavoratori del gruppo industriale che, tramite i sindacati Cgil, Cisl e Uil, hanno chiesto rispetto per un uomo che assieme ai fratelli ha creato opportunità e occupazione: «Si tratta sicuramente di uno dei momenti più difficili, da quando esiste la Benetton, ma è vergognoso che da dietro un computer qualcuno manchi di rispetto alla storia di una famiglia e al suo impegno per il territorio – ha ribadito il segretario Uiltec Rosario Martines -. Siamo vicini al lutto, occorrono silenzio e umanità».
Ma non finisce qui. Quei messaggi d’odio infatti ora sono al vaglio della Digos di Treviso: è in atto un monitoraggio costante di quel che succede in rete, ogni frase e ogni autore vengono sottoposti a un rigoroso controllo. Informatico, certo, ma domani anche più concreto. L’odio che corre sul web spesso resta ancorato ai confini virtuali ma non si può escludere che, proprio nel giorno dei funerali, qualcuno decida di mettere in scena proteste e contestazioni o altri attacchi alla famiglia Benetton.
Il servizio d’ordine pubblico per la cerimonia funebre, che si terrà in cattedrale alle 11 di domani, è in fase di definizione e il livello di guardia è molto elevato.
Oltre alle tensioni provocate dai «leoni da tastiera», all’attenzione della questura c’è anche il numero previsto di persone e personalità di spicco
che arriverà a Treviso per dare l’ultimo saluto all’imprenditore. Si sta organizzando un servizio di agenti in divisa e pattuglie a presidio della piazza e della chiesa durante la mattinata e la funzione religiosa, con la presenza anche di diversi uomini in borghese; ma in modo discreto, per non disturbare la cerimonia di addio all’industriale trevigiano. La polizia locale ha disposto (come già avvenuto per il funerale del più piccolo dei fratelli Benetton, Carlo, a luglio) il divieto di sosta su tutta piazza Duomo dalle 7 alle 13; la viabilità di accesso alla piazza sarà chiusa dalle 10 all’altezza dell’incrocio con via Manin e via Riccati, consentendo il transito solo ai mezzi di servizio e ai familiari. Tre mesi fa non tutti erano riusciti ad entrare nella chiesa gremita, ed è necessario prevedere misure ancora più massicce. Non è escluso che l’emergere di altre necessità, in accordo con la questura, finiscano per ampliare l’area dei divieti.
Ieri alla camera ardente, allestita all’obitorio di Treviso, c’erano pochi intimi, i parenti e gli amici più stretti, uniti in uno stretto silenzio, tratto distintivo della famiglia nell’affrontare i momenti più duri. Domani chiuderanno per tutto il giorno gli stabilimenti e gli uffici di Edizione, Benetton, Olimpias e Fabrica; chiusi anche gli spazi culturali, Fondazione Benetton e le ex Carceri; la cittadella dello sport, la Ghirada, ha ridotto le attività giornaliere; i negozi del gruppo (United Colors of Benetton, Under e Sisley) chiuderanno fino alle 13 a Treviso e Cortina, mentre gli altri con lo stesso marchio terranno la musica spenta durante la cerimonia in segno di lutto.