Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Piron: «Resto a disposizione della Cgil»
«Se mi ricandido? Rispondo come ritengo dovrebbe fare chiunque della Cgil in questi momenti: sono a disposizione, lo sono sempre stato e lo sono anche adesso». Nonostante tutto, Enrico Piron c’è. La mancata riconferma alla guida della Camera del Lavoro metropolitana di Venezia ha lasciato il segno, ma il segretario uscente non perde il suo spirito di servizio.
Il voto espresso martedì dall’assemblea generale ha sorpreso molti, tanto più dopo che il documento politico proposto dallo stesso Piron era stato approvato quasi all’unanimità. Quei 44 «no» alla riconferma del segretario uscente, ma soprattutto quelle 10 astensioni, hanno determinato un impasse che dovrà essere risolta dal nazionale, che come primo passaggio dovrà affidare una delega amministrativa per la gestione dell’attività ordinaria, con tutta probabilità individuando la persona più adatta tra la segreteria. Poi avvierà una fase di ascolto, coinvolgendo le categorie e i veri elettori, ossia i 122 componenti dell’assemblea generale. A loro chiederanno un mandato preciso, provando a capire se è possibile far convergere il consenso intorno a un unico candidato. A quel punto si tornerà al voto. Ieri intanto, con una nota ufficiale, i segretari generali di Filt, Slc, Fisac, Nidil, Fillea e l’ex segretaria dello Spi Angiola Tiboni hanno «ribadito la fiducia al segretario generale e alla segreteria che, in rappresentanza della confederazione, non hanno mai fatto mancare, quando richiesto, presenza e appoggio dell’intera Camera del Lavoro». «Il segretario e tutta la segreteria, pur dovendo affrontare in questi 4 anni molte difficoltà organizzative e legate alla sostenibilità economica – dicono - politicamente hanno sempre affrontato nelle sedi opportune della struttura gli snodi che si sono via via presentati». (a.r.t.)