Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Berto’s, i segreti delle grandi cucine
L’amministratore della società padovana: «Brevetti per il controllo elettronico, sicurezza e una divisione per chef stellati. Ecco perché ci apriamo al territorio»
Si potranno sperimentare mantecato con broccoli, latte, rafano e lingua biscottata; ma anche l’agnello post-salé, con vongole e acqua di mare. E ancora, la guancia di manzo biscottata con salsa bordolese e gli agnolotti al gulasch con patate. Leccornie in fabbrica, accanto alle linee di produzione, preparate dallo chef Emanuele Scarello del ristorante «Agli Amici» di Udine. La location per gli showcooking, sabato 3 novembre, è la Berto’s di Tribano (Padova), una Pmi del territorio. L’evento si svolge nel contesto di We-Food che permette al pubblico di entrare all’interno delle fabbriche del gusto. «Si tratta — afferma l’amministratore delegato Enrico Berto — di aprirsi al territorio. Le aziende sono inserite nel contesto locale, ma molti le osservano come un mondo «altro» rispetto al proprio. Alcuni passano di fronte alla fabbrica e si chiedono che cosa ci sia dentro. Cerchiamo di stimolare l’interesse verso il Made in Italy, che tradizionalmente si declina in quattro settori: moda, cibo, arredamento e meccanica. E, in un certo senso, alla Berto’s i visitatori scopriranno sia il cibo che i macchinari». Perché in questa azienda si progettano e producono cucine professionali. Con un occhio alla tecnologia. «Per esempio — continua — abbiamo brevettato a livello europeo un sistema di controllo elettronico con una manopola quasi indistruttibile. Lo strumento serve a monitorare temperatura, consumi energetici e potenza utilizzata; e se c’è un problema tecnico, dà l’allarme a chi lo sta utilizzando. Sensori e algoritmi sono utilizzati per la diagnostica».
Le cucine sono realizzate secondo principi di ergonomia («tutto a portata di mano»); e si conferisce grande rilievo al design. I prodotti della Berto’s sono destinati a ristoranti, scuole, mense, case di riposo. «C’è però una divisione — continua — che si occupa di ristoranti stellati. In questo caso, offriamo una vasta possibilità di customizzazione, perché lo chef ha una propria idea di cucina, con forme, tecnologie e accessori particolari». La Berto’s è in crescita, del 5%. «Circa 22 milioni di fatturato per 110 dipendenti — afferma il presidente —; la quota export pari all’80%. Due uffici commerciali, a Dubai e a Bangkok». Per Enrico Berto, c’è tutto un mondo da scoprire in fabbrica: «Si è sempre parlato del territorio come fenomeno economico, ma non si fa impresa senza conoscenze e competenze pratiche, sedimentate nel corso di generazioni. Ecco, We-Food è l’occasione per saperne di più».
Lo show cooking
Sabato 3 novembre i piatti dello chef bistellato Scarello serviti in fabbrica