Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Rapinati delle collane con il gas urticante Festa sospesa in disco
NOALE Si sono mossi come ombre tra la folla che faceva festa, le voci coperte dalla musica. Una volta raggiunto il loro obiettivo si sono dileguati, lasciandosi alle spalle una nuvola di gas urticante, utile a scoraggiare qualsiasi inseguitore. Nella notte delle streghe, i «mostri» scesi in campo sono gli stessi di sempre: ladri, violenti e spacciatori. È a causa loro che, mercoledì notte, i carabinieri sono intervenuti al Night & Day di Noale, dove un gruppetto di delinquenti di origine straniera ha rapinato alcuni ragazzi di collanine e gioielli. E così, intorno all’una e mezza di notte, la festa organizzata per Halloween si è conclusa in anticipo, tutti i presenti sono stati fatti evacuare all’esterno e il locale ha chiuso i cancelli, mentre i militari dell’Arma raccoglievano le prime testimonianze utili a identificare i criminali. «Abbiamo fatto tutto quello che potevamo per aiutare i carabinieri, la decisione di sgomberare tutti rispondeva proprio alla logica della massima collaborazione», assicura il titolare, Massimiliano Francescato. Le vittime della rapina sono due ragazzi appena diciottenni, che si sono sentiti portare via dal collo le catenine d’oro che avevano addosso; subito dopo, sono stati investiti da una spruzzata di spray al peperoncino, mentre i banditi – tre o quattro, secondo la ricostruzione dell’Arma scappavano mischiandosi tra la folla. Nessuno, né le vittime né gli altri ragazzi presenti in discoteca, ha riportato intossicazioni o irritazioni gravi a causa del gas urticante, come era successo in passato. Il metodo utilizzato dai delinquenti mercoledì sera, infatti, è una strategia già vista: lo scorso Natale, dal Molo5, cinque giovani erano finiti al pronto soccorso e un ventenne era stato indicato come il possibile responsabile della rapina.
Se la festa di Noale ha avuto una conclusione tanto infelice, altrove c’è stato chi ha comunque dovuto interrompere la sua serata e trasferirsi in ospedale, ma solo per smaltire una brutta sbornia: tra Jesolo e San Donà almeno una decina di ragazzi sono stati soccorsi dal personale sanitario, in particolare cinque persone sarebbero arrivate al pronto soccorso in stato di incoscienza, per un mix di alcol e sostanze, tanto da meritarsi un codice rosso: «I ragazzi per fortuna non hanno avuto complicazioni – commenta il primario Mattia Quarta – e sono tornati a casa in poche ore».
Resta invece avvolto nel mistero quanto capitato a un 19enne di origini moldave che martedì notte si è presentato al pronto soccorso di Dolo chiedendo aiuto. Il ragazzo, residente a Fiesso d’Artico, presentava diverse fratture che avrebbe rimediato durante un litigio in un locale, ma non sembra aver sporto denuncia alle autorità.
Jesolo Mix di sostanze e alcol: 10 ragazzi in pronto soccorso