Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Actv taglia le corse, caos per le isole
Un’ora di attesa per il vaporetto. L’azienda: 60 bis. Da domani l’orario invernale
VENEZIA Ducento metri per salire nel vaporetto per Burano e Torcello, un’ora a piazzale Roma, caos soprattutto per le isole nonostante le 60 corse bis. Tutta colpa di turisti, pendolari e delle persone che volevano raggiungere il cimitero di Venezia e la contemporanea decisione di Actv di togliere le corse gratuite per San Michele. Il garage comunale è stato esaurito per quattro ore. E da domani parte l’orario invernale, con altri tagli al servizio.
VENEZIA La fila iniziava ai primi scalini, proseguiva per tutta la lunghezza di ponte Donà (che non è corto) e poi continuava fino all’imbarcadero. Ducento metri per andare a Burano e Torcello, tanto che percorrendola tutta si poteva sentire il borbottio di protesta montare mano a mano che ci si avvicinava al pontile, dove i mormorii si tramutavano in improperi rivolti al personale Actv, impegnato a cercare di evitare ulteriore trambusto tra turisti e residenti che si lanciavano verso le passerelle di uscita per tagliare la coda. Ieri mattina, alle Fondamenta Nove, sono dovuti persino intervenire un paio di vigili per scongiurare una mezza sommossa: in tantissimi, probabilmente anche a causa del maltempo che ha sconsigliato di andare in cimitero nel giorno dei santi o dei morti, hanno deciso di raggiungere l’isola di San Michele, ma si sono sommati ai turisti del «ponte» o del week end in cui le scuole erano chiuse a naturalmente ai residenti.
Il risultato è che a Fondamenta Nove, piazzale Roma (dove c’è chi ha aspettato quasi un’ora di poter salire a bordo di un vaporetto, prima di allontanarsi esasperato in direzione dei taxi acquei), Ferrovia e Guglie, si sono formate code, più o meno lunghe, per salire in vaporetto. A fine giornata Actv ha comunicato che sono state circa sessanta le corse bis tra le linee 2, 3, 4.1/4.2. e 12 in navigazione con un forte flusso di passeggeri su cimitero, Murano e Burano. «Sono stati tutti aperti gli sportelli della rete di vendita a cui si sono aggiunti a Fondamenta Nove un presidio di verificatori e un addetto di vendita con palmare tra le 11 e le 13», spiega l’azienda.
Il problema è stato soprattutto la «cancellazione» dei vaporetti gratuiti per il cimitero — la linea DE che partiva anche da piazzale Roma e Lido —, in servizio solo tra il 31 ottobre e il 2 novembre, anche se, spiega Actv, sono stati sostituiti dalle corse bis. «Avete fatto viaggiare i mezzi con pioggia, vento e bufera – urlavano i residenti contro i marinai Actv – Oggi con il sole non ce la fate?». «Il nodo è come viene gestito il trasporto durante i sabati e le domeniche — commenta Valter Novembrini, di Filt Cgil — Possibile che ancora non si abbia capito che è necessario differenziare gli accessi alla città, che durante i fine settimana arrivano più turisti pendolari e che servono mezzi utili alle isole? Gli investimenti di Actv prevedono solo nuove motozattere, ma nei depositi ce ne sono a sufficienza, mancano invece i motobattelli foranei a grande capienza, utili proprio per i collegamenti».
Actv, nel primo pomeriggio, ha comunicato anche attraverso i social i migliori percorsi di deflusso dal centro storico, suggerendo a tutti di dilazionare le partenze dopo le 18, ma la maggiore preoccupazione è per il nuovo orario invernale di navigazione che entrerà in vigore domani: senza più la linea 1/, la limitazione della linea 3 e la linea 2 bloccata prima di San Marco, la «bassa stagione» rischia di rivelarsi problematica. «Eppure Venezia attira presenze tutto l’anno — insiste Novembrini — Sembra che né l’azienda, né il Comune abbiano coscienza di come si sviluppano i flussi turistici. Poi si tappano i buchi con corse bis e servizi straordinari». Ieri il garage comunale è stato esaurito tra le 13 e le 17.