Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La Lega affida le trattative a Vallotto e Sorato

- Monica Zicchiero

Aria nuova nella Lega, per la prima volta un rappresent­ante del Movimento Giovanile parteciper­à a pieno titolo alle trattative per le elezioni amministra­tive 2019 sui alleanze, candidati, strategie. E per la prima volta il Comune di Cona, realtà di circa tremila abitanti sparsi tra frazioni separate da ettari di campagna e paesaggio, diventa simbolico e centrale nella dinamica delle prossime elezioni. Perché c’è la base che accoglie i migranti e alle politiche dello scorso 4 marzo lì la Lega ha preso uno strepitoso 38,65% di consensi, il che sta portando a ragionamen­ti su una corsa in solitaria alle prossime elezioni.

Il nuovo corso inizia in contumacia di congresso, per così dire, perché le date dell’elezione dei nuovi vertici del partito non sono state fissate e il rinnovamen­to lo gestiscono il commissari­o ad acta Alberto Stefani in accordo con vice, responsabi­li organizzat­ivi e l’intero staff provincial­e. La prima novità riguarda i legati elettorali, vale a dire gli incaricati delle trattative elettorali dei Comuni al voto: accanto all’ex segretario Sergio Vallotto ci sarà Piergiovan­ni Sorato, architetto, coordinato­re regionale del movimento giovanile e assessore all’Urbanistic­a a Pianiga: seguiranno le trattative per Stra, Camponogar­a e Spinea. E per Cona, dove Stefani punta sul giovane Sorato per portare a casa la sfida difficile di una candidatur­a in solitaria della Lega con sindaco, lista e simbolo.

Nel 2014 il Carroccio strinse un accordo col Pd perché il centrodest­ra era troppo diviso; cinque anni dopo, la Lega punta a tesaurizza­re lo scontento per l’accoglienz­a arruffata nella base di Conetta.

I militanti locali suggerisco­no di non tralasciar­e la strade delle alleanze con Forza Italia e Fdi (un piano B di alleanza col M5s non è neanche previsto) perché il paese è piccolo e frantumare il consenso in mille rivoli rischia di inficiare il risultato.

Molto dipenderà dalle decisioni degli altri partiti e dalle mosse del sindaco uscente Alberto Panfilio.

Che è molto critico con Salvini e che potrebbe ricandidar­si alla testa di una squadra personale, spiazzando le trattative tra partiti. I colpi a sorpresa gli sono sempre piaciuti.

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