Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Zenga va a caccia del bis

Il Venezia torna al Penzo dopo il successo a Cremona: out Geijo per infortunio e al suo posto Vrioni o Litteri. Il tecnico: «Svolta? No, abbiamo solo vinto una partita»

- Dimitri Canello

VENEZIA Stoppa subito gli interlocut­ori, quando gli si nomina la parola «svolta». Perché Walter Zenga di svolta non vuole proprio sentire parlare e, alla vigilia di Venezia-Salernitan­a lo sottolinea con forza quasi a voler ribadire che la strada è ancora molto lunga.

«Non può parlare di svolta — dice il tecnico — non c’è stata nessuna svolta. Abbiamo vinto una partita, sicurament­e lavorare dopo aver vinto è diverso dal farlo dopo aver perso o in una situazione difficile. Ma la priorità resta sempre la stessa: uscire il prima possibile dalla zona pericolo, il resto verrà con il tempo. Non ho fatto nulla, sono stati i giocatori». In attacco Zenga perde Alex Geijo, che avrebbe giocato titolare nel caso in cui fosse stato disponibil­e. «Sarebbe andato in campo dal primo minuto – ammette – lo dico senza problemi. Ha avuto un problema, per cui rimarrà fuori. Giocherà Vrioni o Litteri, adesso vediamo. Per quanto riguarda Zigoni, in questo momento è più indietro rispetto agli altri, deve lavorare e stare tranquillo. Gli ho parlato e deve pazientare, spero proprio che presto possa venire il suo momento. Anche Andelkovic deve stare tranquillo, gli ho parlato, gli ho detto che presto ci servirà. Le scelte che faccio sono per il bene della squadra». Zenga, poi, apre il capitolo Salerno, che è stato anche il primo della sua carriera da profession­ista.

«Con Salerno non ci potrà mai essere niente di negativo — sorride — non potremo mai essere nemici. Sono molto legato alla città e alla squadra. Peraltro è una squadra forte, è ai primi posti della classifica e lo merita pienamente. Ha giocatori di altissimo livello, un allenatore preparato e capace, che conosce la categoria molto meglio di me. E che rappresent­a un valore aggiunto». Zenga poi annuncia che la difesa rimarrà la stessa delle ultime due partite, anche se Garofalo non è al meglio e, uscendo dal campo, fa capire che la sua presenza in campo dal primo minuto non è certa. Si torna pure sulla squalifica comminatag­li dal giudice sportivo, che lo ha obbligato a osservare la partita di Cremona dalla tribuna. «Ringrazio l’arbitro per il referto — sorride — perché sono contento di aver visto Cremonese-Venezia dalla tribuna. Le partite si leggono meglio e si vedono cose dal campo non si vedono. Ricordo quando ero negli Usa, che nel football americano diversi coach lo facevano come prassi. È un’idea che ho fatto mia e succederà ancora».

Si parla poi di Bentivogli­o, che può fare la mezzala («lo ha sempre fatto») o il regista, del trasloco («un’esperienza e una città nuova, ho vissuto sulla mia pelle l’acqua alta e la necessità di usare le passerelle») e di futuro («la serie B è lunga e possono succedere ancora tante cose»). Poi entra in campo per l’ultimo allenament­o. Oggi, altro giro e altra corsa. Il quarto capitolo dell’era Zenga. Nella speranza di bissare Cremona.

In campo

La difesa dovrebbe restare quella vista a Cremona, in dubbio c’è solo Garofalo

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Venezia Walter Zenga accoglie in panchina Di Mariano dopo un cambio: oggi match contro la Salernitan­a

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