Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Disdotona a rischio sfratto «Troppi costi»

- E. Lor.

Èla barca più importante di Venezia. Sfila in testa al corteo alla Regata Storica e alla Sensa. Ma la «Disdotona» rischia di non potersi permettere più l’attuale ricovero. Dal dopoguerra è messa a dimora in una tesa dell’Arsenale, negli spazi della Marina Militare: gratis fino a 15 anni fa, poi la Marina ha dovuto per motivi burocratic­i applicare un tariffario di 3900 euro l’anno più Iva. Ma dal prossimo anno il Demanio pretende una nuova tariffa di 6500 euro più Iva. Troppo per la Francesco Querini, la società proprietar­ia e custode della preziosa imbarcazio­ne. Fino ad oggi la cifra era stata saldata in prestazion­i d’opera, come lavori di sistemazio­ne degli ormeggi e fornitura di pali. Per questo il presidente della società, Marco Ghinami chiede un intervento del Comune. A farsi portavoce della richiesta è la consiglier­a del M5s Sara Visman, ex canoista della società. Con un’interpella­nza domanda al sindaco Luigi Brugnaro di fare pressing sul Demanio per uno sconto oppure di trovare a titolo gratuito uno spazio a quella che è la regina delle barche tradiziona­li. Lunga 26 metri, questa è la terza Disdotona esistente: la prima del 1903 è andata perduta, la seconda è conservata nel Museo di Storia Navale. «Se non si dovesse trovare una soluzione si rischia che venga smontata - spiega Visman – è un patrimonio che deve essere preservato e supportato». «La Marina è sempre stata disponibil­e ma oggi chiediamo anche dall’autorità cittadina un intervento», dice Ghinami.

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