Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Padoan assolto ma è pericoloso Resta detenuto
Non è processabile perché quando il 4 luglio 2017 uccise sua madre Sonia Padoan non era in sé a causa di una psicosi paranoide e persecutoria. Ma è pericoloso, perché se ha colpito con una coltellata al collo la donna, con cui aveva un rapporto simbiotico e che era rimasta l’unica persona a lui vicina dopo la morte del padre e del fratello, così potrebbe fare con chiunque altro. Questa la conclusione del processo a carico di Mauro Padoan Cappella, il 56enne professore che un anno fa uccise la madre nella loro casa di Marghera. Ieri di fronte al gup David Calabria è stata discussa la perizia del medico legale Davide Roncali che lo aveva dichiarato incapace di intendere e volere e sia il pm Stefano Buccini che i difensori Ernesto La Massa e Giuseppe Dalmartello ne hanno preso atto. L’uomo, che è in carcere, dovrebbe ora essere spostato in una Rems, le nuove strutture per detenuti con problemi psichiatrici. Padoan ha detto che stava tentando il suicidio e che ha aggredito la madre quando ha cercato di fermarlo. Qualche giorno prima era andato due volte in Psichiatria. (a. zo.)