Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Marco Polo, i negozi si allargano e puntano su cibi e vini del territorio
MESTRE Cocktail bar esclusivi, ristoranti da stella Michelin, persino discoteche, i riconoscibilissimi autobus londinesi a due piani sono stati trasformati in qualsiasi cosa, sfruttando la loro estetica unica e il fascino evocativo della «City» per dare una spinta in più a tanti progetti imprenditoriali. Per due ragazzi di Spresiano, in provincia di Treviso, l’importante non era guadagnare sfruttando un simbolo, ma riuscire a portare la gioia della lettura ovunque.
E così, dall’idea alla realtà, è nato il primo «Relay Bus» una libreria su ruote che spera di imporsi come «presidio letterario» nei paesini della Città metropolitana di Venezia, in provincia di Treviso, di Padova, ovunque le normali librerie non ci sono più. Interpreti di questo sogno la 34enne Sara Rago e il marito Simone Brisotto, 40 anni; lei laureata in Storia dell’arte, lui in Scienze dell’educazione. «Siamo partiti da una considerazione puramente economica – spiega Sara – Eravamo in piena crisi, sei anni fa, e abbiamo capito di non poterci permettere un punto vendita fisso, con tutti i costi del caso. Però eravamo determinati: intorno a noi le librerie chiudevano, i piccoli paesini periferici si ritrovavano senza più libri, con l’unica soluzione per chi voleva leggere di prendere l’auto e andare verso il supermercato, ed eravamo sempre più convinti dell’importanza di resistere. Noi avevamo già contatti con le case editrici e gli autori, mio marito che aveva lavorato già in una libreria, e abbiamo deciso di provarci». Ecco allora che è nata l’idea: non sono necessarie quattro mura e una vetrina,
Un nuovo percorso, che dai metal detector del controllo sicurezza si snoda fino ai gate attraverso scaffali di profumi, tabacchi, bottiglie, dolci e accessori. Impossibile, insomma, evitare gli espositori carichi di souvenir. Il gruppo Lagardere e l’aeroporto Marco Polo di Tessera hanno inaugurato ieri la nuova area Duty Free, 1200 metri quadrati di prodotti per «tentare» i viaggiatori in partenza, come in tutti gli scali del mondo. Ma, in questo caso, gli specialisti del «travel retail» hanno scelto di puntare molto sulle eccellenze locali, sfruttando il potere del marchio «Venezia», con cibi e vini del territorio in posizione privilegiata. In totale si arriva così a 5400 metri quadrati di area di vendita, di cui 1900 riservati all’alimentare e 1600 in area duty free. Anche negli spazi già noti ai passeggeri del Marco Polo, comunque, sono arrivate importanti novità: gli amanti degli snack vegani potranno trovare ristoro tra i succhi e le centrifughe di Natoo, gli affamati tra i banchi dell’Emporio del grano o di Rustichelli & Mangione, i più assonnati si potranno affidare alle tazze di C. Coffe Lovers e Torrefazione Cannaregio. «Così si alza ulteriormente l’offerta dell’aeroporto – ha spiegato Monica Scarpa, ad del gruppo Save – sempre mantenendo lo stesso stile a cui abbiamo abituato i nostri passeggeri». «Vogliamo fornire a Venezia un’offerta unica – ha insistito Lucio Rossetto, ad di Legarder – secondo la nostra filosofia del “qui, e da nessun’altra parte”». (gi. co.)