Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
FI, Giorgetti e Donazzan non cedono
L’assessore e il vicepresidente del Consiglio non si faranno la tessera: «Troppe decisioni calate dall’alto»
Elena Donazzan e Massimo Giorgetti, i «ribelli» di Forza Italia non arretrano: non rinnoveranno la tessera del partito ma non rinunciano a muoversi sul territorio, raccogliendo consensi tra gli scontenti azzurri. «Serve un partito nuovo - dicono - che faccia sognare».
VENEZIA Nome a parte il progetto è già in gestazione: un movimento politico nazionale, di centrodestra, che rappresenti i delusi di Forza Italia ed eventualmente affianchi la Lega nella coalizione che sarà. O che potrebbe essere. Tra i promotori, l’assessore regionale (ex?) forzista Elena Donazzan. Assume i contorni della rottura lo scontro venuto a consumarsi fra gli Azzurri veneti e una delle esponenti di punta della giunta Zaia. Uno scontro a suon di tessere non rinnovate (da un anno e mezzo), dissensi sul Decreto Sicurezza - bocciato da Forza Italia in Parlamento ma sostenuto da Donazzan - e l’ultimatum del nuovo coordinatore del partito, Davide Bendinelli: «Per militare in una forza politica la prima regola è rispettarne le regole, e tra queste due sono fondamentali: iscriversi al partito o rinnovare la tessera e versare i contributi mensili. Non ci si può giustificare con l’alibi, a posteriori, del dissenso politico». Un richiamo rispedito al mittente da Donazzan, che annuncia: «Costruiremo qualcosa di nuovo».
Di che si tratta? «Di gruppi che stanno prendendo corpo sul territorio», spiega. «Ne sto discutendo con colleghi di ogni parte del Paese. Forza Italia è un partito schiacciato, allo sbando. A Trento e Bolzano è sceso fino all’1 per cento. Se mi presentassi alle elezioni con una mia lista di famiglia raccoglierei di più». Ma sarà un partito vero e proprio? «Il nostro scopo è federare i gruppi per fornire una risposta ai delusi che stanno trovando alcune risposte non tanto nella Lega, quanto in Salvini. Intendiamo rappresentare un centrodestra forte e coerente. Guardi, è la prima volta che rinuncio alla tessera. Dovrei tornare a iscrivermi ad un partito piegato su se stesso? L’esempio delle Comunali è stato palese, specie a Vicenza ma pure a Treviso e San Donà di Piave: una serie di candidature calate dall’alto».
Nel bersaglio finisce anche Renato Brunetta, reduce da un aspro botta e risposta con l’assessore regionale. Al direttivo regionale forzista di venerdì scorso, Brunetta si era scagliato contro Donazzan sul Decreto Sicurezza: «Lei non ci rappresenta più, parla solo a titolo personale». Una bordata alla quale l’assessore aveva replicato insieme al vicepresidente del Consiglio regionale Massimo Giorgetti, anch’egli non più tesserato. E che oggi esclama: «La tessera? Forza Italia ha meno di duecento iscritti e questi parlano ancora di tessere? Non capiscono che tutto è cambiato. Il problema di Forza Italia - dice - è che non rappresenta più il territorio né le istanze delle imprese. È un partito morto, che impone coordinatori e candidati ignorando la base». Anche per questo Giorgetti concorda con Donazzan, ma spingendosi più in là: «Dove mi vedo in futuro? Non nella Lega, mai stato leghista. Ma in un soggetto politico nuovo, che sappia rappresentare il centrodestra. Che faccia sognare». Un po’ il progetto di Elena Donazzan, che peraltro rincara la dose: «Forza Italia dovrebbe solo ringraziare e scusarsi. In tre anni e mezzo non ha mai ascoltato i suoi consiglieri regionali, ed ha fatto spallucce ad ogni richiesta di confronto», dice. «Sul Decreto Sicurezza ho subito aggressioni anche sui social. Ma c’è chi dimentica che fummo io, Massimo Giorgetti e Massimiliano Barison (passato a Fratelli d’Italia, ndr.) a mettere la faccia, nel 2015, in una campagna elettorale drammatica dopo l’arresto di Galan e Chisso. E che siamo sempre noi a lavorare sul territorio, non quei parlamentari eletti nei collegi uninominali grazie ai voti della Lega e che sono scomparsi dal Veneto, salvo qualche eccezione». Da qui, la sfida: «I parlamentari forzisti si candidino alle Europee, dove si vota con il proporzionale. E vediamo i risultati». E l’impegno da assessore con Zaia? «Continuiamo a lavorare, con coerenza».
Elena Donazzan
Siamo noi a lavorare ogni giorno per il territorio, non quei parlamentari eletti grazie ai voti della Lega e spariti dal Veneto dopo le Politiche
Massimo Giorgetti
La tessera? Il mondo è cambiato, il vero problema di Forza Italia è che non rappresenta più la base, le imprese e il territorio