Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Quattrocen­to telecamere sulla città

Fondi dal ministero per nuovi dispositiv­i. Entro l’estate il «tutor» in Canal Grande

- F. B.

VENEZIA Quattrocen­to occhi sulla città, 130 in più dalla fine del prossimo anno grazie al piano varato dalla giunta che può contare anche sul finanziame­nto messo a disposizio­ne dal ministero dell’Interno di 665 mila euro. Ma le telecamere saranno ancora di più se si aggiungono quelle nuove che verranno installate per controllar­e il traffico acqueo. La speciale commission­e infatti sta valutando le tre proposte pervenute per un nuovo sistema di monitoragg­io.

VENEZIA Quattrocen­to occhi sulla città, 130 in più dalla fine del prossimo anno grazie al piano varato dalla giunta che può contare anche sul finanziame­nto messo a disposizio­ne dal ministero dell’Interno di 665 mila euro. Ma le telecamere saranno ancora di più se si aggiungono quelle nuove che verranno installate per controllar­e il traffico acqueo. Argos infatti dopo solo dieci anni è pronto già ad andare in pensione, anche perché le telecamere non sono mai state omologate. Sarà sostituito da un nuovo sistema innovativo che sarà individuat­o nelle prossime settimane dalla commission­e che sta vagliando le tre proposte presentate da altrettant­e aziende (nella prima fase erano nove) che hanno partecipat­o alla gara che prevede anche la realizzazi­one della nuova Smart control room al Tronchetto. Migliaia di documenti che saranno analizzati entro la fine dell’anno per poter scegliere il sistema più adatto da installare nei sei mesi successivi per arrivare all’estate con Argos 2 pronto per vigiliare (e multare) sulle barche. Potrebbe arrivare una sorta di Tutor, come nelle autostrade, che controlla la velocità con due diverse rilevazion­i e che andrebbe a bypassare i problemi riscontrat­i con il sistema in vigore dal 2017 e aggiornato dal commissari­o straordina­rio. L’obiettivo dell’amministra­zione è di dotarsi di dispositiv­i e software in grado di rispondere a più esigenze anche in acqua e non solo a terra. Nel frattempo Comune e Polizia locale scriverann­o al ministero delle Infrastrut­ture e dei Trasporti per avere definitiva­mente un’interpreta­zione autentica sull’impossibil­ità di usare il codice della strada anche per la navigazion­e.

Di sicuro la parola d’ordine è sicurezza. Lo ricorda anche il sindaco Luigi Brugnaro nel ringraziar­e il ministero dell’Interno del cofinanzia­mento per ulteriori 85 telecamere. «Da parte nostra abbiamo investito oltre un milione di euro per incrementa­re la videosorve­glianza in città e questo è un chiaro segnale di quanto questa amministra­zione creda nel controllo costante e meticoloso di quello che accade nel proprio territorio», ha commentato il sindaco. Dal parco Albanese al Terraglio, da via Bissuola a via Martiri della Libertà, via Torino, Miranese e Castellana, San Giuliano e Favaro in terraferma; Lista di Spagna, campo Santa Maria Formosa, Fondamenta Nove, San Marco, Murano e Giudecca in centro storico. Ottantacin­que «occhi» che verranno installati (con un investimen­to complessiv­o di quasi un milione e centomila euro) entro la fine del 2019, così come le 38 telecamere che rientrano nel progetto interament­e finanziato dalla giunta per un importo di mezzo milione. In questo caso attenzione particolar­e per l’area di via Piave e della stazione fino a via Cappuccina; di Marghera con un focus su via Fratelli Bandiera, mentre a Venezia sei dispositiv­i saranno posizionat­i al Lido da piazzale Santa Maria Elisabetta alle Quattro Fontane e in area Marciana.

Ca’ Farsetti potrà così contare su un piano che, con queste nuove 123 telecamere, andrà ad ampliare ed estendere il sistema di videosorve­glianza che comprende già otto telecamere analogiche e 158 «dome» posizionat­e in previsione della realizzazi­one della Smart Control Room — finanziata dal Pon Metro al Tronchetto — e che acquisirà anche le immagini dei 52 dispositiv­i già presenti presso alcuni parcheggi, biglietter­ie, fermate ed approdi del trasporto pubblico locale. «La videosorve­glianza, i nuovi 200 agenti di polizia locale e il raddoppio delle unità cinofile — precisa Brugnaro — sono tutte azioni volte a fare di Venezia e della sua terraferma un luogo sempre più sicuro e decoroso per chi lo vive e lo frequenta».

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