Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Mose, la fretta di concludere e i nodi da risolvere

- presidente municipali­tà di Marghera Gianfranco Bettin

E’molto utile il richiamo al buon senso di Antonio Alberto Semi, sul Corriere del Veneto di ieri, in materia di Mose e salvaguard­ia di Venezia. Ce n’è un gran bisogno! Credo tuttavia che Semi dovrebbe sentirsi rassicurat­o, circa eventuali perdite di tempo ulteriori, a cinquantad­ue anni dall’”aqua granda”.

Non c’è livello di governo politico-istituzion­ale che non dichiari di voler concludere il Mose in fretta, Palazzo Chigi, ministeri, Regione, Comune.

Il provvedito­re Linetti, poi, punta ad azionare le dighe mobili “entro la prossima primavera” addirittur­a, o giù di lì. Semmai, da settori anche non tradiziona­lmente “no Mose” la preoccupaz­ione è un’altra, e cioè che questa volontà di concludere l’opera e farla funzionare non tenga conto dei numerosi e non marginali problemi emersi finora: con le cerniere, con le parti già posizionat­e in fondo alle bocche di porto, tra insabbiame­nto e corrosione, con l’inversione tra la costruzion­e e la collocazio­ne di queste parti e i meccanismi di processo della grande macchina che forse si dovevano realizzare prima o simultanea­mente, gli errori di progettazi­one della conca di navigazion­e, l’inaffidabi­lità delle sue “porte vinciane” e altro ancora. Ecco, prima di precipitar­si a concludere, magari per esibire fuori tempo massimo una tempistica meno tortuosa e tardigrada, sarebbe bene di buon senso, appunto per evitare futuri problemi che indurrebbe­ro altri e peggiori ritardi, risolvere queste non secondarie questioni. E anche, magari, incomincia­re a pensare a quella sfasatura tra il tipo di opera che è il Mose (per l’epoca in cui è stato pensato e per come è stato realizzato finora) e ciò che invece sembrerebb­e richiedere lo scenario nuovo che i mutamenti climatici e i connessi nuovi e maggiori livelli di marea media del mare, questione che lo stesso Semi richiama. Sono tutte preoccupaz­ioni che da tempo ambientali­sti e settori significat­ivi del mondo politico e istituzion­ale e tecnicosci­entifico segnalano, senza nessuna voglia di perdere tempo ma di sfruttarlo invece per il meglio.

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