Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Mentana: «Costruitevi il vostro futuro» E San Sebastiano viene occupata
«Il cambiamento è la necessità per la pianta dell’Italia, siete voi che costruite il vostro futuro. Questo Paese, più di altri, non considera il futuro una sua priorità e l’ha bandito dall’agenda politica. Spetta a voi e a chi tra noi ha il coraggio di lottare, cambiare le cose, cercando di essere solidali generazionalmente». Questo l’augurio che Enrico Mentana, giornalista e conduttore televisivo, ha rivolto ieri ai 1148 neo dottori e dottoresse dell’Università Ca’ Foscari durante la cerimonia di laurea in Piazza San Marco. Non si aspettava che poche ore dopo un gruppo di studenti dell’Udu prendesse alla lettera l’invito a lottare e occupasse la sede di San Sebastiano. «Per tornare ad essere forte questo Paese ha bisogno di un ricambio generazionale, ha bisogno di voi» ha concluso Mentana. «Fate valere le conoscenze che avete e cercate quelle che non avete. Siate curiosi sempre, imparate la diversità perché è un valore importante» ha commentato il rettore dell’ateno cafoscarino, Michele Bugliesi.Tutta la piazza si è stretta poi in un sentito omaggio a Valeria Solesin, a tre anni dalla morte nell’attentato al Bataclan e quest’anno premiate come le migliori della sessione sono state due studentesse Anna Guin (Commercio Estero) e Catalina Spatarel (Economia e Commercio).
La cerimonia era finita da poche ore quando a San Sebastiano è scattata l’occupazione. Alla fine di un dibattito, quando i partecipanti sono stati invitati a uscire, un gruppo di studenti ha avvisato che occupava la sede fino a questa mattina, giornata internazionale dello studente. I ragazzi dell’Unione degli Universitari di Venezia ieri sera hanno continuato fino alle 4 del mattino a discutere di Venezia e del Paese, anche con un concerto notturno di un giovane musicista del conservatorio. «Protestiamo contro questo governo con un gesto più forte di una semplice manifestazione spiega Matteo di Udu Venezia - dal 4 marzo la situazione è solo peggiorata, tra nomine allucinanti, tagli all’istruzione e politiche miopi, fino all’ultimo insulto del pugno alzato dal ministro Toninelli sopra le vittime di Genova». La protesta è proseguita sotto la vigilanza della guardia giurata: «Questo è un confronto, non una festa», dicon gli studenti.