Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Apre la porta: picchiata e rapinata

San Donà, la donna svegliata nel cuore della notte. Ferita, è tornata a dormire

- Biral

SAN DONA’ DI PIAVE Era l’una di notte, dormiva quando ha sentito il campanello. Si è vestita ed è andata ad aprire. Al cancello ha trovato un uomo che l’ha colpita con una bastonata e le ha chiesto soldi. Lei spaventata gli ha consegnato mille euro e poi, quando lui se n’è andato, si è medicata ed è tornata a dormire. Solo il mattino seguente il figlio, al suo rientro a casa, ha scoperto cos’era accaduto e l’ha accompagna­ta al pronto soccorso, obbligando­la a denunciare.

SAN DONA’ DI PIAVE Era l’una di notte, stava dormendo quando ha sentito il campanello suonare. Si è vestita ed è andata ad aprire. Al cancello ha trovato un uomo che l’ha colpita con una bastonata in testa. Un colpo talmente forte da ferirla. «Dammi i soldi», le ha detto. Lei gli ha consegnato mille euro e poi, quando lui se n’è andato, si è medicata ed è tornata a dormire.

Solo il mattino seguente il figlio, al suo rientro a casa, ha scoperto cos’era accaduto e l’ha accompagna­ta al pronto soccorso, obbligando­la a denunciare. I carabinier­i stanno cercando di ricostruir­e i contorni di una vicenda che è ancora poco chiara: una rapina avvenuta nella notte tra sabato e domenica in uno dei quartieri più prestigios­i e tranquilli di San Donà: il villaggio San Luca. La vittima è una donna di 64 anni che abita in una villa in via Del Caravaggio.

La signora, intorno all’una, si è ritrovata faccia a faccia con un uomo, probabilme­nte di origini africane. Una persona che non conosceva, stando a quanto ha raccontato ai carabinier­i il giorno successivo. Ciò nonostante, gli ha aperto nel cuore della notte.

L’uomo teneva in mano un bastone simile a un manico di scopa che ha subito usato per colpirla. La 64enne ha raccontato ai militari che il bandito avrebbe detto poche parole in dialetto stentato. Le ha intimato di consegnarg­li i soldi che aveva e lei, ferita, è andata a prenderli. È riuscita a raccoglier­e mille euro in contanti e glieli ha dati tutti. Lui li ha presi e si è dileguato. Lei rientrata si è medicata è tornata a dormire, senza allertare nessuno, né le forze dell’ordine né i figli.

Un aspetto, questo, del tutto anomalo ma che non è escluso possa collegarsi a uno stato di choc da parte della vittima. Il mattino seguente il figlio ha notato la ferita e ha deciso di accompagna­re la donna al pronto soccorso di San Donà.

Da qui sono stati allertati i carabinier­i che li hanno raggiunti e hanno raccolto la testimonia­nza della vittima delmagini la rapina. Subito dopo, si sono recati a casa sua per un sopralluog­o, alla ricerca di eventuali tracce lasciate dal bandito.

In queste ore gli investigat­ori stanno analizzand­o le im- registrate dalle telecamere di sorveglian­za che potrebbero aver ripreso l’uomo all’arrivo e in fuga. Tutte le ipotesi sono aperte, anche che la signora conoscesse il rapinatore o lo avesse visto prima di sabato notte.

Al momento, gli investigat­ori stanno indagando a 360 gradi. Le ipotesi sono diverse: un furto finito male ma anche una sorta di agguato o regolament­o di conti che potrebbe interessar­e magari non direttamen­te la vittima, ma qualcuno vicino a lei.

Per adesso, per gli investigat­ori che stanno indagando nel massimo riserbo, è troppo presto per sbilanciar­si.

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Le indagini I carabinier­i stanno analizzand­o le telecamere della zona

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