Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Ospedale di Mestre, danni per 3 milioni

Arredi troppo cari, l’accusa della procura contabile: paghino l’ex dg e i privati

- Alberto Zorzi

VENEZIA Quegli arredi dell’Ospedale dell’Angelo, secondo l’accusa, sono costati troppo. Oltre tre milioni in più di quello che si poteva trovare sul mercato in quel periodo e dunque un «danno erariale». Così la procura della Corte dei Conti ha citato a giudizio le imprese private della Veneta Sanitaria Finanza di Progetto, l’ex dg Antonio Padoan, il suo braccio destro Girolamo Strano e il collegio sindacale, chiedendo che restituisc­ano i soldi.

VENEZIA Quasi otto milioni avrebbero dovuto essere sufficient­i per arredare le 122 postazioni di lavoro degli uffici, le due grandi sale conferenze, una parte delle camere e altro. La prima idea era infatti quella di portare parte dei mobili dal vecchio Umberto I al nuovo Ospedale dell’Angelo, ma poi era naufragata. A quel punto si è deciso di investire 7 milioni e mezzo in più per rinnovare anche il resto. Troppo, secondo la procura della Corte dei Conti, che ora contesta un danno erariale di oltre 3 milioni di euro alla Veneta Sanitaria Finanza di Progetto (i privati che hanno costruito e ora gestiscono l’Ospedale dell’Angelo), all’ex dg dell’allora Usl 12 Antonio Padoan, al suo «braccio destro» Girolamo Strano e all’intero collegio sindacale. Cioè la differenza tra quanto pagato dall’azienda alla Vsfp e quanto si sarebbe invece potuto spendere sul mercato.

L’accusa del viceprocur­atore regionale Alberto Mingarelli si basa su una corposa consulenza tecnica del commercial­ista di Rovigo Angelo Cavallari. La tesi di fondo è che l’Usl 12, che aveva affidato alla Vsfp la costruzion­e dell’ospedale con la prima tranche di arredi in maniera legittima – facendo parte del contratto di project financing dell’ospedale –, non avrebbe poi potuto gestire allo stesso modo anche la seconda tranche. Invece si decise – per questioni di «omogeneità» della fornitura – di proseguire con l’incarico, con costi maggiori: a gestire l’acquisto era stata la società Comes (Costruzion­e ospedale Mestre), «costola» della Vsfp, che aveva fatturato a sua volta all’Usl. Il consulente ha però verificato che in questo passaggio il costo degli arredi è «lievitato». Se infatti la società fornitrice (la Industrie Guido Malvestio Spa) aveva venduto alla Comes i mobili con uno sconto del 57 per cento, questa li aveva girati all’Usl con un prezzo tagliato «solo» del 42 per cento. Ed è proprio in quella differenza che starebbe, secondo la procura, il danno erariale. Anche perché il consulente aveva verificato da un lato i listini di altre aziende, dall’altro una gara simile per gli arredi all’ospedale di Verona, che aveva avuto una scontistic­a del 57 per cento nel 2009, due anni dopo gli acquisti a Mestre.

Secondo il pm Mingarelli ci sarebbe stato dunque un «grave pregiudizi­o al patrimonio dell’Usl 12 derivante dal mancato confronto concorrenz­iale». E ritiene responsabi­le in primis la Veneta Sanitaria Finanza di Progetto, che in qualità di concession­ario avrebbe dovuto fare non solo il proprio interesse privato, ma quello dell’ente pubblico: cioè fare una gara per cercare il prezzo migliore e non «gonfiare» i costi. Già nel 2013 il nuovo dg Giuseppe Dal Ben, che in questi anni ha combattuto molto con i privati per limitare le spese del project, aveva messo in mora la Vsfp contestand­o un «indebito arricchime­nto» di 2,2 milioni di euro. A quello il consulente ha aggiunto altre voci, compreso un acquisto ulteriore successivo, per arrivare a 3,2 milioni: il 75 per cento a carico dei privati, il 10 per cento a Padoan, il 5 a Strano e il 2 per cento a testa a Flavio Rossetto, Mario Pasquali, Antonio Menetto, Stefano Berti Garelli e Lucio Spinelli, membri del collegio sindacale.

Il processo si terrà il 13 marzo e gli imputati, con gli avvocati Marco Annoni, Franco Zambelli e Alfredo Biagini, hanno già replicato che il project prevede un canone unico che comprende anche il cosidetto «costo dei muri», che già l’arbitrato del 2015 aveva escluso irregolari­tà e che non si può dire con certezza che sul mercato si sarebbero avuti prezzi migliori.

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 ??  ?? A Zelarino L’Ospedale dell’Angelo è stato inaugurato il 25 settembre 2007, ma è operativo dalla primavera del 2008. Costato 230 milioni, metà pubblici e metà privati
A Zelarino L’Ospedale dell’Angelo è stato inaugurato il 25 settembre 2007, ma è operativo dalla primavera del 2008. Costato 230 milioni, metà pubblici e metà privati

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