Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Mestre guardi alla svolta di Bilbao» E la Fondazione pensa a M9 Europa

L’Ocse in visita al museo. Brunello: adesso la scommessa è la sostenibil­ità

- Monica Zicchiero

MESTRE I visori, l’interattiv­ità, le cucine virtuali dell’Italia degli anni passati. Sono queste le installazi­oni dell’M9 che sono più piaciute ai visitatori d’eccezione dell’Unesco e dell’Ocse che ieri hanno esplorato il Museo del Novecento. «Anche il grafico delle migrazioni decade per decade mi ha molto colpito: abbiamo scoperto che Lionel Messi viene dall’Italia», sorride il segretario dell’Ocse Angel Gurria che insieme al direttore generale dell’Unesco Xing Qu e col presidente di Fondazione di Venezia Giampietro Brunello ha effettuato una veloce visita come anteprima della conferenza sulla Cultura come motore di sviluppo che oggi e domani alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelist­a impegnerà qualcosa come trecento tra attori politici, istituzion­i, fondazioni, società che si occupano di cultura in tutto il mondo.

Su M9 la Fondazione di Venezia ha investito 110 milioni di euro per cambiare i connotati ad un miglio di Mestre abbandonat­o. «L’inaugurazi­one è fatta, del museo sono soddisfatt­o. Adesso la scommessa è la sostenibil­ità», dice Brunello. Che significa file di visitatori e negozi del distretto pieni. La lista degli influencer che parlano bene di M9 si allunga di giorno in giorno (ieri Fabio Volo e Valentina Tosioni su Radio DeeJay) ma con Ocse e Unesco l’elogio sale al rango internazio­nale.«Un esempio bellissimo della creatività culturale e la cosa più bella è l’interattiv­ità: bellissimo anche per i bambini, che potranno capire come la società si è evoluta e sono sicuro che attrarrà molti giovani», si compliment­a Xing Qu. Gurria ha in mente l’esempio di Bilbao: «Prima del Gugghenhei­m, era una città in decadenza. Il museo ha innescato una trasformaz­ione radicale. Il museo trasforma l’atmosfera e la percezione della città: è un’aspirazion­e e un’asserzione. Ieri una delegazion­e dell’Ocse ha visitato il museo del Novecento di Mestre E credo che Mestre con M9, che è il più grande progetto di rigenerazi­one urbana in Europa, abbia questa davvero questa possibilit­à. La collaboraz­ione dell’Ocse con Venezia, con Mestre, col Veneto e con l’M9 cade perfettame­nte nello scopo dell’organizzaz­ione: migliori politiche per una vita migliore».

E non a caso la Fondazione di Venezia dal 2019 amplierà gli spazi nei quali ospita Ocse: in sale appositame­nte attrezzate al pianterren­o, studenti e ricercator­i potranno collegarsi alla banca dati dell’organizzaz­ione per lo sviluppo per ricerche internazio­nali, annuncia Brunello. Che per M9 ha già in mente un’evoluzione: «L’Europa sarà il prossimo tema narrativo — assicura — Il mio sogno nel cassetto è che il museo sia un seme per creare un distretto della multimedia­lità di cui l’Italia ha grande bisogno», dice il presidente di Fondazione di Venezia.

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Cultura come motore

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