Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Più attenti ai bisogni degli altri»

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In Italia solo l’11 per cento dei ragazzi è attivo nel volontaria­to, un numero che sale al 14 per cento nel Nordest. Eppure non basta, ed è per questo che ieri, durante la 33esima giornata del volontaria­to, il centro di servizio di Venezia ha voluto lanciare la nuova «consulta dei giovani», un progetto pensato per far conoscere ai ragazzi le realtà del terzo settore, le attività ma anche le potenziali­tà formative e profession­ali. «Gli studenti riceverann­o un attestato di partecipaz­ione e una socio card, per l’iscrizione gratuita al Csv – spiega la direttrice Ketty Poles – Poi, sulla base delle risposte nei questionar­i, saranno contattati e insieme definiremo i progetti che li vedranno promotori, ideatori o realizzato­ri. Sul modello dei percorsi su bullismo e vandalismo che stiamo già facendo». Ieri, all’auditorium di via Forte Marghera, erano presenti delegazion i di volontari delle 500 associazio ni del territorio rappresent­ate dal Csv, ma anche un centinaio di studenti in rappresent­anza delle scuole veneziane che fanno parte del progetto «Con-Tatto»: «Con la consulta vogliamo far capire come il terzo settore tocchi tanti ambiti della nostra quotidiani­tà, con molte sfaccettat­ure, spesso non conosciute — spiega il presidente del Csv di Venezia Giorgio Bonet — Il volontaria­to non serve solo a chi riceve ma anche a chi lo fa, perché è formativo». Era presente anche don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele che ha raccontato la sua esperienza: «Il volontaria­to – ha detto – non dovrebbe essere considerat­o come un’eccezione, ogni cittadino dovrebbe essere attento ai bisogni degli altri ed essere al servizio della sua comunità». (gi. co.)

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