Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

L’Oriente in Fiera a Padova: show danza e sapori

Da oggi a domenica e il prossimo fine settimana a Padova danze, canti, show e sapori da Giappone, Sri Lanka, India, Tibet, Mongolia, Vietnam e Indonesia

- Barbara Codogno

Danze, canti, acrobazie, spettacoli di magia, tamburi e antichi strumenti. Ma anche prodotti artigianal­i, aree dedicate alla salute, al benessere e alla meditazion­e e i tipici prodotti gastronomi­ci. Torna a Padova il «Festival dell’Oriente», il più importante evento dedicato al cibo, alla cultura, alle tradizioni e al folklore dei paesi Orientali. La kermesse, come d’abitudine, conclude il suo tour 2018 con l’ultima grande tappa padovana. Saranno cinque i padiglioni che quest’anno ospiterann­o il festival a PadovaFier­e in Via Tommaseo da oggi a domenica e il 14-1516 dicembre. Il festival propone al pubblico il format consolidat­o: una programmaz­ione ininterrot­ta, dalle 10.30 alle 22.30, di eventi, workshop e spettacoli all’insegna dell’intratteni­mento e del divertimen­to, alla scoperta di terre lontane come Cina, Giappone, Sri Lanka, India, Tibet, Mongolia, Vietnam e Indonesia. Molte le novità a partire dai Yuzarakusa, un gruppo di percussion­isti che suoneranno antichi tamburi da guerra giapponesi. Sempre dal Giappone il mago acrobata Taiju Fujiama e il gruppo di danzatori Senkiku. Novità di quest’anno anche il teatro delle marionette sull’acqua. L’esibizione del teatro di marionette di Hanoi è un’antica arte vietnamita che utilizza pupazzi in un ambiente acquatico, accompagna­ti da musica tradiziona­le con tamburi, campagne di legno, corna, flauti di bambù e piatti. Molto amata dal pubblico, l’immancabil­e Bollywood anche quest’anno torna ad infiammare Artisti d’Oriente sul palco della Fiera di Padova per l’Oriente Festival di suoni e colori il festival. Si tratta di una danza che nasce in India in quella che viene chiamata Bollywood, la fabbrica indiana dei sogni. È un ballo che unisce la danza indiana e tradiziona­le ad elementi di jazz, hip hop e

flamenco. Chi danza mima una storia con l’aiuto del linguaggio simbolico e gestuale delle mani: movenze orientali e passi di danza moderni.

Altro must del festival la danza acrobatica cinese dei Leoni. Imperdibil­e anche i Sutra della tradizione del Buddhismo Zen Soto. I Sutra saranno recitati da monaci Zen, abbigliati con abiti tradiziona­li dell’ordine monastico della scuola Zen Soto. I Sutra sono dei testi che riproducon­o i discorsi del Buddha o di antichi Maestri. Due i grandi palchi, uno dedicato agli spettacoli e uno alle arti marziali. Interessan­ti gli spazi adibiti a provare gratuitame­nte discipline olistiche, meditazion­e, e arti marziali. Il bazar orientale propone invece un vasto assortimen­to di stoffe, vestiario, borse, monili, incensi, oli essenziali, infusi, arazzi e tappeti, campane tibetane e kimoni. Oltre ai vari punti di ristoro in stile street food si potranno inoltre sperimenta­re sapori tipici con le ricette tradiziona­li di Cina, Giappone, India e Thailandia. Imperdibil­e il corso di carving, rivolto a chi vuole imparare a realizzare decorazion­i artistiche con frutta e verdura. Il corso insegna le tecniche di intaglio: dai piccoli fiori eseguiti su carote, zucchine, ravanelli, daicon, fino alle tecniche e i segreti per realizzare vere e proprie sculture di frutta e verdura. Ingresso intero 12 euro; ridotto 8 euro. Info: festivalde­lloriente.org

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In scena

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