Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il sindaco: navi a Marghera. L’Unesco: no a rinvii

Incontro con il vicedirett­ore Qu dopo la proroga di 15 giorni sul dossier. L’Ocse: Venezia si preservi

- Giacomo Costa

VENEZIA «Che le navi da crociera non debbano passare davanti a piazza San Marco siamo tutti d’accordo. Ma le navi non volano, né possono essere ormeggiate in mare aperto. La soluzione che propongo, ovvero l’attracco a Marghera, è la stessa che i cittadini hanno votato eleggendom­i». Il sindaco Luigi Brugnaro ribadisce la sua linea sulle crociere e lo fa guardando direttamen­te verso la direttrice e il segretario generale dell’Ocse, Lamia Kamal-Chaoui e Angel Gurria, e il vicedirett­ore generale dell’Unesco, Xing Qu, tutti riuniti alla Scuola grande di San Giovanni Evangelist­a per una due giorni dedicata alla cultura e alla creatività come strumento di sviluppo locale.

«Venezia ha un ecosistema unico e rappresent­a una forte attrattiva turistica – ha sottolinea­to Kamal-Chaoui – per assicurars­i la prosperità dovrà saper preservare ogni aspetto della sua tradizione». L’im- portanza della cultura locale come leva per la promozione del territorio è stata ribadita anche da Qu: «È fondamenta­le continuare ad attirare artisti, ma anche creare un sistema che si regga economicam­ente e ecologicam­ente - ha detto - Unesco sta producendo delle linee guida per lo sviluppo sostenibil­e». Poi è toccato al sindaco, che è sembrato quasi rispondere a chi nei mesi scorsi lo attaccava proprio con gli argomenti dell’Unesco, che ancora fa pendere sopra la città la minaccia di escluderla dal novero dei siti patrimonio dell’umanità: il sindaco ha spiegato che le navi più grandi andrebbero a Marghera tramite il canale dei Petroli, quelle medie alla Marittima. «Questa è la proposta ufficiale accettata dal precedente governo e approvata dal comitatone un anno fa – ha insistito Brugnaro - Il governo attuale ha chiesto altri quindici giorni di tempo per trasmetter­e il rapporto all’Unesco. Saremo sempre aperti a soluzioni credibili e sostenibil­i, ma le grandi navi fuori dalla laguna allontaner­ebbero l’industria turistica da Venezia, con ricadute su cinquemila lavoratori».

Proprio di quei 15 giorni il sindaco ha poi parlato con Qu in un faccia a faccia di un’ora alla presenza anche della direttrice della sede veneziana dell’Unesco, Ana Luiza Massot Thompson-Flores. Il vicedirett­ore ha raccomanda­to al sindaco che non ci siano altri rinvii e lo ha inviato a Parigi. Brugnaro ha replicato che il Comune ha fatto i «compiti per casa» da tempo e che ora è tutto in mano al governo.

Il sindaco è poi tornato a chiedere a Roma poteri speciali, a partire da quelli dell’ex Magistrato alle Acque, per poter regolare tutto il traffico acqueo: «Facciamo le multe e ce le contestano», ha lamentato. Poi la possibilit­à di istituire una tassa di sbarco: «La tassa di soggiorno per chi dorme in città c’è e funziona, ma dobbiamo intercetta­re anche i tantissimi che vengono qui in giornata». Infine, il blocco delle affittanze turistiche: «Prima di mettere una casa online bisognereb­be avere l’autorizzaz­ione del sindaco».

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A porte chiuse Il sindaco con Xing Qu vice direttore generale dell’Unesco

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