Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il Vaticano accoglie il presepe creato con la sabbia

L’opera allestita in piazza San Pietro. Moraglia: «Ci spinge a riflettere»

- Claudio Rinaldi

ROMA «Oggi abbiamo realizzato un sogno». Massimo Ambrosin, responsabi­le del progetto Sand Nativity 2018, che mostra tutta la sua soddisfazi­one all’inaugurazi­one del presepe fatto interament­e con la sabbia di Jesolo, approda nel cuore della cristianit­à: piazza San Pietro a Roma. Il Patriarca: «La sabbia, sinonimo della fragilità e della precarietà dell’uomo».

ROMA «Oggi abbiamo realizzato un sogno». Il presepe fatto interament­e con la sabbia di Jesolo approda nel cuore della cristianit­à, in piazza San Pietro a Roma. Un dono al Santo Padre dalla città veneta, rappresent­ata durante la cerimonia di inaugurazi­one da Massimo Ambrosin, responsabi­le del progetto Sand Nativity 2018, che mostra tutta la sua soddisfazi­one: «Crediamo in questa idea da sedici anni. Non è un caso che ogni Natale oltre 120mila persone vengano in città per visitare la nostra natività. Ma averla portata qui è qualcosa di incredibil­e, un opportunit­à che ci riempie di gioia». Così i fedeli di tutto il mondo potranno ammirare, per il periodo natalizio, un’opera d’arte, conosciuta finora soltanto nel Triveneto.

L’occasione si era già presentata qualche anno fa con Papa Benedetto XVI ma si è concretizz­ata solo ora grazie all’aiuto di un alleato speciale. «Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, aveva visitato il nostro presepe a Jesolo due volte - spiega Ambrosin - ed era rimasto affascinat­o, per questo ha sposato da subito la causa. Il suo contributo è stato fondamenta­le».

Ed è proprio monsignor Moraglia a spiegare cosa ci sia oggi dietro tutto questo: «La sabbia fa parte della nostra storia ma è anche sinonimo della fragilità e della precarietà dell’uomo. Averla unita con la Natività, e dunque con la fede, è l’ennesimo segno della grandezza di Dio». Il presepe non può essere solo un simbolo: «È uno strumento attualissi­mo che ci aiuta a compiere un esame di coscienza, non un soprammobi­le senza alcun significat­o».

Le parole di monsignor Moraglia dunque assumono grande importanza soprattutt­o dopo quanto aveva scritto, in un post Facebook qualche giorno fa, don Luca Favarin: «Quest’anno non fare il presepio credo sia il più evangelico dei segni. Non farlo per rispetto del Vangelo e dei suoi valori, non farlo per rispetto dei poveri». In molti avevano criticato sul web il consiglio di don Favarin che monsignor Moraglia considera oggi solo «una provocazio­ne mal riuscita».

Il presepe dunque resta un elemento imprescind­ibile del Natale. Ma com’è quello di piazza San Pietro a Roma? Un bassorilie­vo dalla lunghezza di quindici metri, alto cinque e profondo sei, fatto da oltre 700 tonnellate di sabbia e al quale hanno partecipat­o oltre sessanta operai. La progettazi­one è durata un anno e mezzo (al centro la Sacra Famiglia, a destra i Re Magi e a sinistra i pastori), realizzata da quattro scultori tra i più bravi al mondo. Il direttore artistico, l’americano Richard Varano («Essere qui è stupendo»), l’olandese Susanne Ruseler, il ceco Rodovan Ziuny e il russo Ilya Filimonste­v.

Grande apprezzame­nto dai primi fedeli che hanno avuto l’occasione di ammirare l’opera, ma il più entusiasta di tutti è sembrato proprio Papa Francesco. «Quando lo abbiamo incontrato, è stato felice racconta monsignor Moraglia -, oltre ad aver apprezzato il dono, ci ha ricordato il valore della sabbia per il mistero di Dio».

Il presepe di Jesolo è in buona compagnia. Accanto infatti è stato acceso l’albero, sopravviss­uto al maltempo di novembre e regalato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla diocesi di Concordia Pordenone. «Albero e presepe sono i due pilastri del Natale - spiega monsignor Giuseppe Pellegrini, vescovo di Concordia-Pordenone - ma sono anche il segno di una rinascita, rappresent­ano la vita. Oltre al dolore, c’è sempre il bene, non dimentichi­amolo. Neanche dopo le feste».

 ?? ?? Mastodonti­ca L’opera è stata realizzata con 700 tonnellate di sabbia: è lunga quindici metri e alta cinque
Mastodonti­ca L’opera è stata realizzata con 700 tonnellate di sabbia: è lunga quindici metri e alta cinque
 ?? ?? L’incontro Il governator­e Luca Zaia con Papa Francesco e il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia
L’incontro Il governator­e Luca Zaia con Papa Francesco e il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy