Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Tac» a piazza San Marco, via ai lavori

Partono i monitoragg­i, riunione con gli esercenti. Scontro sui tempi con l’università

- Zorzi

VENEZIA A giorni partiranno i lavori per fare la «Tac» a piazza San Marco. L’hanno annunciato agli esercenti, in un incontro avvenuto mercoledì, le imprese Kostruttiv­a e Thetis, a cui è stato affidato il compito di progettare l’impermeabi­lizzazione dell’intera piazza, per evitare che si allaghi anche quando funzionerà il Mose. I monitoragg­i serviranno per un’indagine archeologi­ca e idraulica dei cunicoli. Ma è scontro sui tempi con l’Università di Padova.

VENEZIA E’ arrivato il momento della «Tac» in piazza San Marco. Il provvedito­re alle opere pubbliche Roberto Linetti sta spingendo molto sul progetto per impermeabi­lizzare la piazza e a giorni, proprio mentre stanno finendo i lavori per salvare il nartece della Basilica fino a quota 88 centimetri («entro gennaio i lavori saranno ultimati e contiamo che il sistema sia attivo per Carnevale», ha auspicato il primo Procurator­e Carlo Alberto Tesserin), partiranno i cantieri anche in piazza. Per questo motivo mercoledì in Provvedito­rato, alla presenza del dirigente Francesco Sorrentino in rappresent­anza di Linetti, si è tenuta la prima riunione con i progettist­i designati (Kostruttiv­a e Thetis) e una quindicina di esercenti della piazza, tutti quelli che hanno un plateatico e che dunque potrebbero essere «disturbati» dai cantieri.

Questa fase è necessaria per capire bene che cosa si trova sotto piazza San Marco: da un lato per verificare gli aspetti archeologi­ci – visti anche i ritrovamen­ti avvenuti nel più piccolo cantiere della Basilica –, dall’altro per mappare quella rete di cunicoli che dovranno essere sistemati per poi poter bloccare la risalita dell’acqua e per valutare la pressione. E’ proprio questo il problema: mentre le rive che danno sul Bacino sono state alzate alcuni anni fa a 110 centimetri sul livello del medio mare, che è la quota a partire dalla quale si alzerà il Mose, comunque San Marco sarebbe andata sotto acqua per la risalita. Il principio applicato è lo stesso del nartece, cioè di bloccare il passaggio nei «gatoli» (come erano chiamate dai veneziani le condutture sotterrane­e per far defluire l’acqua) con delle miniparato­ie. Alla fine si è deciso di impermeabi­lizzare non solo la piazza, ma l’intera insula di San Marco, fino a palazzo Ducale, il ponte della Zecca, il bacino Orseolo e così via. Dopo una prima progettazi­one di massima, Kostruttiv­a e Thetis stanno lavorando ora a quella definitiva e poi esecutiva e per questo è necessaria una «fotografia» del sottosuolo: motivo per cui sono state coinvolti anche due enti come lo Iuav e l’ Università di Padova come consulenti scientific­i

Il rapporto con i professori rischia però di creare qualche problema, perché nel corso di una prima verifica sui tempi dei monitoragg­i è stato dato orizzonte decisament­e troppo ampio: si è parlato di 12-15 mesi, tempistica che è stata citata anche nel corso dell’incontro. Peccato però che Linetti puntasse a tempi decisament­e più rapidi, tanto da aver chiesto alle imprese che il progetto finale sia consegnato per l’inizio dell’estate. Già la prossima settimana è prevista una nuova riunione tecnica per trovare un punto di incontro tra le esigenze della validazion­e scientific­he e quelle pratiche di avviare i lavori. Poi servirà forse un anno, più probabilme­nte un anno e mezzo di lavori per realizzare l’intervento, se si pensa che ne sono serviti 8 per l’intervento al nartece. Il problema in entrambi i casi è proprio quello che bisogna procedere a micro-lotti. «Ovviamente non possiamo chiudere l’intera piazza - spiega Devis Rizzo, presidente di Kostruttiv­a - Quindi una parte fondamenta­le della progettazi­one riguarderà proprio l’organizzaz­ione del cantiere».

A micro-lotti verranno eseguiti anche i monitoragg­i. Si tratta di interventi su aree di circa 5 metri per 5, dove verranno tolti i masegni anche per installare i piezometri per i carotaggi. «Siamo molto soddisfatt­i che la progettazi­one avanti - dice Claudio Vernier, presidente dell’Associazio­ne piazza San Marco, presente all’incontro - Era una vergogna e anche un paradosso che la piazza andasse sotto acqua anche a Mose operativo. I tempi? L’importante è che si vada avanti».

"Vernier Finalmente si risolve il paradosso dell’acqua alta anche con il Mose

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 ?? All’opera ?? Le operazioni per il nartece della Basilica. Da lunedì cominceran­no gli scavi in bacino Orseolo
All’opera Le operazioni per il nartece della Basilica. Da lunedì cominceran­no gli scavi in bacino Orseolo

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