Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Lascito Cibotto al macero, Sgarbi denuncia
ROVIGO Vittorio Sgarbi presenta un esposto sull’invio al macero di parte dei libri dello scrittore Gianantonio Cibotto. Sgarbi accusa anche il sindaco di Rovigo.
ROVIGO Vittorio Sgarbi denuncia con un esposto ai carabinieri l’invio al macero di parte dei libri lasciati in eredità dallo scrittore Gianantonio Cibotto, scomparso nell’agosto 2017, all’Accademia dei Concordi. E al suo fianco si schiera anche Valentina Noce, vicepresidente dell’ente che gestisce la biblioteca civica. «Per il Polesine è la più grave sciagura dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti e l’alluvione» sostiene il deputato del Gruppo misto e noto critico d’arte che stima tra 80.000 e 100.000 euro il valore dei volumi smaltiti come rifiuti cartacei. Fatti di cui ritiene politicamente responsabili il presidente dell’istituzione culturale, Giovanni Boniolo, e il sindaco di Rovigo, Massimo Bergamin, chiedendo le dimissioni di entrambi.
Nell’atto presentato al comando provinciale dell’Arma il noto critico d’arte non chiama in causa direttamente i due, ma chiede che i militari acclarino le responsabilità perché si profilino le eventuali ipotesi di reato: «Boniolo è l’autore di un’azione criminale di cui Bergamin è irresponsabilmente complice» incalza Sgarbi che, da deputato del Gruppo misto, ha già portato il caso all’attenzione del ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, con un’interrogazione a risposta scritta. «Ne ho parlato anche con il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che non credeva alla proprie orecchie – prosegue Sgarbi – Boniolo, per di più, asserisce di avere buttato via libri che non erano ancora nelle disponibilità dell’Accademia, facendo una scrematura prima dell’accettazione formale del lascito.
Spero abbia il buon gusto di dimettersi e, se non lo farà, che sia rimosso. Di Bergamin ho parlato al segretario della Lega, Matteo Salvini: questo sindaco se ne vada per il bene della città. Solleverò, inoltre, il tema su La7 come ospite della trasmissione serale della giornalista Lilli Gruber».
E precisa che l’attacco non è contro l’istituzione. «Roberto Saro, segretario generale della Fondazione Cariparo, ha cercato di dissuadermi dall’attaccare l’Accademia – continua ancora il deputato – io replico che non attacco l’ente ma chi ha compiuto questo atto gravissimo». Per Sgarbi l’attenzione al tema è mossa anche dall’amicizia familiare con Cibotto. «Fu lui – ricorda - a spronare mia sorella Elisabetta a intraprendere la carriera di editrice e ora lei è pronta a pubblicare l’opera omnia di questo autore di primo piano per la letteratura italiana del ‘900».
A dare manforte a Sgarbi, accompagnato dall’ex deputato Luca Bellotti (già in An, Fli Pdl), il libraio Franco Caramanti e lo scrittore Giancarlo Marinelli che, arrabbiatissimo, commenta: «Se qualcuno dice che Cibotto avrebbe potuto autorizzare di gettare anche un solo libro, gli tiro un cazzotto».