Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Palù: «Il patto per la scienza contro le fake»
PADOVA C’è anche la firma di Giorgio Palù in calce al «patto trasversale per la scienza» lanciato dall’immunologo Guido Silvestri e promosso dal virologo Giorgio Burioni, che è riuscito a mettere d’accordo Matteo Renzi e Beppe Grillo nel dire «no» ad ogni forma di pseudoscienza. Palù, docente di Microbiologia e virologia a Padova nonché presidente della Società italiana ed europea di virologia, aveva espresso più volte il suo sostegno alla causa della corretta informazione scientifica, in particolare a proposito delle campagne No Vax che hanno riguardato da vicino anche il Veneto. Ora il fronte ha segnato un punto importante. «Il patto mi è arrivato da Silvestri e non da Burioni, che ha fatto più da intermediario - precisa Palù -. All’inizio ero un po’ riluttante perché il testo interpellava gli stessi politici che per anni hanno denigrato la scienza, poi mi sono lasciato convincere a firmarlo perché tutti i punti erano condivisibili e scritti con atteggiamento neutro. Dal metodo Stamina ai No Vax, la questione non riguarda solo questo governo ma anche quelli precedenti, centrosinistra compreso: se qualcuno si ricrede buon per lui, vorrà dire che ora dovrà far ricredere anche i suoi elettori». E non sarà un’impresa facile, almeno a giudicare dalla reazione degli elettori M5S che hanno accusato Grillo di tradimento. Polemiche politiche a parte, nel ragionamento di Palù c’è spazio anche per un po’ di autocritica: «Gli scienziati asserviti alla politica per fare carriera non mi piacciono, ma adesso è arrivato il momento di scendere dalla torre eburnea in cui ci siamo rinchiusi troppo a lungo. La scienza deve imparare a divulgare meglio le nuove scoperte come quelle sulla biologia sintetica o sui virus geneticamente modificati, perché sul web ognuno ritiene di poter dire la propria opinione e di pretendere che corrisponda alla verità. La corretta informazione passa anche attraverso questo tipo di alleanze, non tanto nel campo delle scienze dure come la fisica avanzata quanto in quello della medicina. Gli scienziati devono fare mea culpa e scendere nella società civile, soprattutto per divulgare rischi e benefici legati alle nuove terapie della biomedicina». Oltre a sostenere la scienza, censurare la pseudoscienza, ostacolare gli allarmismi e potenziare la divulgazione, il patto lanciato da Silvestri e Burioni chiede anche più finanziamenti alla ricerca, da quella biomedica di base: «Questo è un punto cruciale - conclude Palù -. Cambiano le bandiere dei governi, ma le risorse sono sempre meno. Senza cultura e innovazione per il nostro Paese non c’è futuro». (a.m.)