Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Veneziani contro le aperture domenicali «Basta centri commercial­i, sono troppi»

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MESTRE Due mestrini su tre i negozi, alla domenica, vogliono vederli chiusi. E nove su dieci di nuovi centri commercial­i non saprebbero cosa farsene. Ma se la metà di loro è scontenta delle botteghe di vicinato, nei nuovi o vecchi ipermercat­i prima o poi ci farà un salto comunque. Lo racconta un’indagine Adico: 200 residenti della terraferma sono intervenut­i nella pagina Facebook dell’associazio­ne che difende i consumator­i per dire la loro in merito alla liberalizz­azione delle aperture domenicali. Il 67% pensa che il decreto che le ha definite, il Salva Italia del governo Monti, andrebbe rivisto. Alcuni vorrebbero i negozi chiusi perché la domenica è tempo per la famiglia e non per lo shopping. Altri prendono le difese dei commessi costretti a lavorare nei festivi. Altri ancora segnalano prezzi lievitati dopo il via alle aperture domenicali del 2012. «Non si troverà mai un provvedime­nto che accontenti tutti - dice il presidente Adico Carlo Garofolini -, però è possibile individuar­e una normativa che riesca a non svantaggia­re nessuno». E ancora più contrari, i residenti di Mestre, lo sono nei confronti di nuovi futuri centri commercial­i. L’88% di loro dice no ad altre possibili realizzazi­oni. «La cosa non mi stupisce affatto - spiega ancora -, Mestre è uno dei territori del Veneto con più centri commercial­i. Sui negozi di vicinato però non mancano le critiche: più della metà degli intervista­ti dice che la qualità dell’offerta non è comparabil­e a quella delle grandi gallerie commercial­i. (g. bu.)

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La nuova legge Previsto il dimezzamen­to delle aperture domenicali dei negozi. Contrari i centri commercial­i

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