Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Pedemontana, il blitz è del ministro
Costa: «Sono stato io a volere i controlli dei carabinieri». La Regione smonta il caso rifiuti
VICENZA La procura di Vicenza vuol valutare se «per abuso o inosservanza del capitolato» il cantiere della Pedemontana abbia derogato a norme ambientali. Sergio Costa, ministro per l’Ambiente, ieri in Veneto, spiega di «aver ordinato il blitz dei carabinieri», visti alcuni video di rifiuti nel cantiere inviati da militanti del M5s. La Regione: trovati e rimossi, non prodotti dai lavori.
VENEZIA «Per l’analisi costi-benefici della Brescia-Padova (la linea veneta dell’alta velocità, ndr) sono in corso approfondimenti». Marco Ponti, consulente per il governo, come già per la Tav Torino-Lione, pesa le parole ma i due mesi di ritardo fra il dossier sulla Tav veneta consegnato due mesi fa e la mancata pubblicazione da parte di Danilo Toninelli, titolare del Mit, il ministero per le Infrastrutture e i Trasporti non pare andargli giù. L’occasione per riparlarne è stato, ieri, un incontro con Europa Verde e il candidato per la circoscrizione Nordovest Dario Balotta candidato con Europa Verde ma anche presidente dell’Osservatorio nazionale dei trasporti. «La valutazione - sostiene Balotta - è finita, ma si va avanti comunque. È stata consegnata ormai oltre due mesi fa, ma il governo non la rende pubblica» e Ponti non può diffonderla, perché legato dall’obbligo di riservatezza. Sulla pubblicazione dell’analisi erano arrivate meno di una settimana fa rassicurazioni da Toninelli, che aveva precisato: «L’analisi costi benefici che non l’ha mai rallentata e servirà invece a migliorarla in termini di efficienza e sostenibilità». «Da Torino a Verona c’è una città ogni 30 km, quindi non ha senso fare lì l’alta velocità, quando in realtà i treni che per ora ci sono, sono scassati e in ritardo» attacca Dario Balotta che prosegue: «I pochi utenti sono quelli dei Freccia Bianca che ora prendono i Freccia Rossa e per cui la Lombardia ha messo 1 milione di euro l’anno di sussidi. Meglio il raddoppio della linea, cioè altri due binari vicino agli attuali. Si risparmierebbero 30 ettari di terreno e 300 milioni di euro».