Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ville da milionari in Romania grazie a cento abbracci col trucco
VENEZIA Sono 102 i colpi accertati dai militari del nucleo investigativo di Venezia che hanno chiuso il cerchio su una banda di cittadini romeni di etnia rom che, con la tecnica «dell’abbraccio» ha rubato rolex e gioielli per 3 milioni in due anni reinvestiti in ville hollywoodiane in Romania.
MOTTA DI LIVENZA (TREVISO) Sui nuovi 476 test Mantoux alla scuola elementare di Motta di Livenza ci sono altre nove positività alla tubercolosi: è l’esito degli screening eseguiti dall’Usl 2 sul focolaio scoperto a marzo e che due mesi dopo ha ribadito l’alta infettività della maestra ritenuta «caso indice». Positivi stavolta tre adulti, operatori dell’istituto scolastico, e sei bambini. Al test sono state sottoposte le persone risultate negative al primo giro di profilassi, 404 alunni e 72 adulti. «Avevamo ipotizzato una positività dell’1% — spiega il dottor Sandro Cinquetti, responsabile del servizio di Igiene dell’Usl trevigiana — si è rivelata di poco superiore, arrivando all’1,5% fra i bambini».
In totale sono 10 i casi di Tbc conclamata: due adulti e 8 bambini. La positività ai test Mantoux salgono da ieri a 54 (42 bambini e 10 adulti più due ex alunni oggi in prima media). «La positività non indica la presenza della malattia ma la necessità di approfondimenti per un contatto significativo con il bacillo di Koch — sottolinea Cinquetti —. Tutti i bimbi hanno già eseguito la radiografia toracica e sono in corso valutazioni pediatriche. Nei prossimi giorni agli esami saranno sottoposti gli adulti». Ma come mai, dopo due mesi, nove persone risultate negative ora hanno ottenuto un esito diverso? «Un contatto importante con la maestra il 4 marzo, prima dell’isolamento avvenuto l’11 marzo, non avrebbe fatto tempo a svilupparsi quando abbiamo fatto il primo percorso di screening — risponde Cinquetti —. Perciò abbiamo ripetuto il test a distanza di otto settimane».
Dopo gli approfondimenti diagnostici, sono due i percorsi per i pazienti: la diagnosi della malattia conclamata (che l’Usl 2 tende ad escludere) o la conferma di positività senza quadri evidenti. «Affronteranno la chemioprofilassi — chiude il medico —. I negativi chiudono qui la necessità di approfondimenti».