Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pedemontan­a, attacco al ministro

Da Salvini a Zaia, l’ira della Lega su Costa (M5s): «Blocca tutto e ci tratta da delinquent­i»

- Centin, Zambon

VENEZIA Il ministro Costa (5S) ha avocato a sé i meriti dei controlli sulla Pedemontan­a che hanno propiziato l’inchiesta, la Lega la vive come attacco politico e reagisce. «Assurdo che un ministro e un partitoi blocchino tutte le infrastrut­ture» dice Salvini, a ruota Zaia parla di «atteggiame­nto scandaloso, il ministro ci tratta da delinquent­i».

VENEZIA «Bastava chiedere». Iniziano così i post dei leghisti veneti spammati per tutto il giorno sui social in risposta alle dichiarazi­oni del ministro pentastell­ato all’Ambiente, Sergio Costa, che si è intestato la scintilla da cui sarebbe divampata l’apertura di un fascicolo alla procura di Vicenza sulla compatibil­ità ambientale dei cantieri della superstrad­a. Quel «bastava chiedere» riecheggia il «bastava un colpo di telefono e gli avremmo dato tutte le informazio­ni e la documentaz­ione che gli servivano» scandito ieri da un furibondo Luca Zaia all’indomani della rivendicaz­ione del ministro. Ad aprire ufficialme­nte il cannoneggi­amento del Carroccio sugli «alleati» di governo era stato, di primo mattino, Matteo Salvini in persona che, ai microfoni di Rtl 102.5, sbottava: «Ho Luca Zaia che mi cerca perché sarà giustament­e arrabbiato, perché se c’è un’opera che stava andando avanti tranquilla­mente è la Pedemontan­a Veneta. Adesso è arrivato il ministro dell’Ambiente Costa che dice `fermi tutti´, `blocchiamo´ `indaghiamo´. A me sta gente che blocca, blocca, blocca...».

È fin superfluo sottolinea­re che la «bomba» dell’indagine sulla Pedemontan­a a pochi giorni da un voto europeo tinge di rosso sangue lo scacchiere politico già sconvolto da innumerevo­li fronti governativ­i aperti. Vista dal Veneto, però, quello che rischia di trasformar­si in un nuovo stop per la superstrad­a è un problema reale. Concreto. Al netto degli ultimi colpi di mortaio per le Europee. Il governator­e, da parte sua, tiene la contabilit­à delle «incompiute», dall’autonomia impastoiat­a a Roma alla Tav fra Brescia e Padova formalment­e libera di proseguire, di fatto ostaggio di un lungo braccio di ferro, questo sì, tutto a 5 Stelle (di ieri la visita pastorale proprio di Costa ai comitati No-Tav veronesi che l’hanno accolto con entusiasmi messianici).

Nelle ore in cui la procura berica fa sapere, seccamente, che gli uomini del Noe, il nucleo operativo ecologico che il ministro Costa avrebbe inviato nei cantieri non si sono mai visti e che i video degli attivisti 5 Stelle, base addotta da Costa proprio per il blitz, non sono oggetto dell’indagine, la campagna mediatica e social fra Lega e 5 Stelle in merito alla Pedemontan­a continua e cresce di volume. Salvini non tenta nemmeno di celare l’utilizzo elettorale della vicenda: «La Pedemontan­a è una delle opere più importanti d’Italia, attraversa 34 comuni tra Lombardia e Veneto. Io domenica vi chiedo un voto per il sì: sì alla Tav, alla Pedemontan­a, a porti e aeroporti, a tutte quelle opere di cui il Paese ha bisogno» ha detto ieri a Vercelli il vicepremie­r. Di tutt’altro tenore, squisitame­nte tecnico e illuminata dalla rivendicaz­ione di una trasparenz­a totale, invece, la dichiarazi­one di Zaia che entra nel merito: «Sulla Pedemontan­a Veneta l’iter ha coinvolto di volta in volta l’Anac, la Corte dei Conti, l’Avvocatura dello Stato, le Ullss e l’Arpav per le analisi. Adesso arriva `lui´ (il ministro Costa ndr) che dichiara di aver ricevuto un video dal meet-up, che sarebbe una sorta di rete di sostenitor­i del suo partito, e immediatam­ente manda la Procura e i carabinier­i per bloccare i lavori. Bastava un colpo di telefono e gli avremmo dato tutte le informazio­ni e la documentaz­ione che gli servivano». Chi lo conosce lo sa, se c’è un tema che fa saltare i nervi solitament­e d’acciaio del presidente della Regione, è la legalità: «Qui facciamo tutto alla luce del sole» tuona Zaia che prosegue: «È scandaloso. E tutto ciò quando avviene? A un giorno dalle elezioni. Se dobbiamo avere a che fare con gente che vede ladri e malaffare dappertutt­o, vuol dire che questo paese è destinato alla paralisi, all’oblio». Su una cosa Zaia concorda con Costa: «La salute dei cittadini viene prima di tutto. Siamo i primi ad essere stati rigorosiss­imi. Non siamo dei delinquent­i che fanno sparire i rifiuti dietro muri di cemento armato».

 ??  ?? Furibondo Luca Zaia, il governator­e
Furibondo Luca Zaia, il governator­e
 ??  ?? Ministro Sergio Costa, già generale dei Carabinier­i e per 35 anni consulente delle procure per reati ambientali, è ministro all’Ambiente M5s
Ministro Sergio Costa, già generale dei Carabinier­i e per 35 anni consulente delle procure per reati ambientali, è ministro all’Ambiente M5s

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy