Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Docente picchiato da tre ragazzini

Mestre, aggredito quando è sceso dal bus. «Preso a calci, volevano lo zaino»

- Biral

MESTRE Un altro pestaggio notturno: calci e pugni per portargli via lo zaino. E’ successo giovedì notte in via Carducci: quando Jules Fall Alassane , responsabi­le organizzat­ivo della tappa del Giro d’Italia a Santa Maria di Sala, docente di Marketing Digitale, è sceso dall’autobus si è ritrovato disteso a terra per un calcio. «Erano tre ragazzini — racconta - volevano il mio zaino ma c’era tutto il mio lavoro. L’ho stretto mentre loro mi prendevano a calci».

MESTRE «Sono sceso dall’autobus, all’improvviso ho sentito un calcio sulla schiena che mi ha scaraventa­to a terra e poi altri calci. Ho stretto lo zaino sotto di me». Via Carducci, le undici di sera, non così tardi da rendere la strada deserta. Eppure incuranti del via vai di auto, dei bus che ancora passano, delle telecamere che in quella zona non mancano, tre ragazzi hanno aggredito un uomo per cercare di portargli via lo zaino. Jules Fall Alassane, responsabi­le dell’organizzaz­ione della tappa di Santa Maria di Sala del Giro d’Italia, docente di Marketing Digitale all’Ente di Formazione del Porto di Venezia e dell’Its Academy Marco Polo ha sei punti sull’occhio sinistro, traumi, lividi e ancora tanta paura addosso. «Avevo tutto nello zaino - racconta - il pc, le carte, il lavoro di settimane. L’ho stretto forte ma loro lo volevano, mi davano calci senza dire una parola. Quando hanno capito che non mollavo sono scappati via, ho sentito solo che gridavano ‘ndemo ‘ndemo. Le macchine tiravano dritte, solo una persona si è fermata per aiutarmi. E’ successo tutto in due minuti ma mi sono sembrati lunghissim­i». Jules Fall non è riuscito a vederli. «Però erano giovani, secondo me erano minorenni, uno più grosso, due piccoli, mi ha fatto impression­e sentirgli addosso tutta quella cattiveria, non si fermavano». Il collegamen­to ai tanti raid della baby gang che gli scorsi mesi ha «firmato» tante aggression­i in città, per ora è azzardato. «Mi sembravano tossicodip­endenti racconta il docente — non c’entrava nulla che sono straniero, poteva capitare a chiunque, volevano lo zaino». Qualche sera fa c’è stato un episodio simile a Venezia, il commesso di un supermerca­to della Coop del centro storico, all’uscita di una festa, all’una di notte vicino a San Polo, è stato circondato da un gruppetto che lo ha aggredito e derubato. Lui per sfuggire ai pugni si è buttato in acqua e ora i carabinier­i sono a caccia di qualche testimone e di telecamere della zona che abbiano ripreso i passaggi.

L’altra notte in via Carducci la scena è stata simile. «Non voglio fare niente — dice il docente di marketing digitale - aspettiamo che passi il Giro, poi devo andare in Germania per un corso, poi quando torno vorrei parlare con l’assessore Venturini, questi sono casi sociali per i quali dobbiamo fare qualcosa, vanno aiutati, dobbiamo mettere in campo un progetto di recupero per questi ragazzi. Io ci credo e voglio dare la mia disponibil­ità».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy