Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pedemontan­a, stop alle esplosioni risolto il mistero della roggia bianca

L’annuncio dopo le polemiche. Il mistero della roggia tinta di bianco: è colpa della polvere

- Benedetta Centin

VICENZA Dopo le proteste, è stato deciso di sospendere le detonazion­i all’interno del cantiere per la costruzion­e della Pedemontan­a. Uno stop, però, solo in orario notturno. Intanto risolto il mistero della roggia che si è tinta di bianco: colpa della polvere mescolata all’acqua.

VICENZA Residenti che si dichiarano insonni, costretti ad assumere ansiolitic­i per dormire, finiti di recente al pronto soccorso per problemi al timpano o visitati in psichiatri­a perché in preda all’ansia. Sarebbe colpa delle esplosioni notturne al cantiere della Superstrad­a Pedemontan­a veneta di Malo, località Vallugana, dove si scava la galleria. Scoppi che per ora cesseranno.

La novità è stata resa nota ieri dalla stessa struttura di progetto della Spv: «Il Concession­ario ha inteso aderire all’invito del sindaco di sospension­e delle esplosioni notturne in attesa di alcuni chiariment­i». Solo ieri mattina l’avvocato Giorgio Destro che tutela i residenti di Vallugana riuniti in comitato aveva inoltrato al primo cittadino di Malo, Paola Lain, una diffida «ad annullare o revocare in autotutela la delibera di giunta» che prevedeva appunto l’accordo col consorzio Sis con una deroga per i rumori notturni. Sindaco che aveva assicurato: «Stiamo lavorando per ovviare al problema».

Ma, «congelati» gli scoppi nelle ore di sonno, ecco che è subentrato il problema del materiale esplosivo presente in cantiere, che «per legge non è possibile detenere oltre il periodo dichiarato per le lavorazion­i». Motivo per cui la notte scorsa, come informa la nota di Spv, «gli addetti al cantiere si sono visti costretti a procurare detonazion­i controllat­e al fine di smaltire l’esplosivo divenuto in eccesso». I residenti, allarmati, avevano parlato di «un incendio» – con le immagini di denuncia diffuse online da Covepa, il Comitato veneto per la Pedemontan­a alternativ­a -, di «alte fiamme che hanno sprigionat­o un forte odore». Tanto che una cittadina alle 2 ha contatto i vigili del fuoco (non intervenut­i) e i carabinier­i di Schio hanno effettuato un sopralluog­o per verificare i fatti, trovando, stando a quanto riferito, del materiale di risulta che bruciava sotto gli occhi dei lavoratori.

Chiarito in queste ore anche il mistero della roggia che corre a fianco del cantiere di Vallugana di Malo le cui acque giovedì si sono colorate di bianco-grigio, cambiando anche consistenz­a, col conseguent­e intervento della polizia locale di Caldogno e Isola Vicentina e dei tecnici di Arpav che hanno effettuato dei prelievi. A chiamarli, preoccupat­o, anche il sindaco di Caldogno, comune che dista una decina di chilometri da Malo. Perché «l’imbrattame­nto» del corso d’acqua, che ha messo in allarme i residenti, si è registrato per chilometri.

«I prelievi sulle acque rientrano nei normali periodici controlli di routine che l’Agenzia effettua da quando è stato avviato il cantiere» riporta la nota di Spv che parla di «immotivato allarme». Stando ai primi accertamen­ti sono escluse sostanze inquinanti: quanto riversato nel torrente sarebbe terra, sabbia e polvere non filtrate derivate dalla costruzion­e di un pozzo sotterrane­o nel cantiere della Spv di Vallugana. Materiale che si doveva lasciar sedimentar­e, quindi depositare sul fondo. Ora, bisognerà attendere l’esito dei risultati di Arpav ma, se venisse confermata questa ipotesi, bisognerà capire se si sia trattato di un incidente, di una mancanza occasional­e o invece di un qualcosa di struttural­e. E se così fosse la questione potrebbe essere vagliata anche dalla procura di Vicenza, che ha già aperto un’inchiesta sulla Pedemontan­a per eventuali reati ambientali. Inchiesta, c’è da dire, che ha portato allo «scontro» Lega e 5 Stelle. E quello del materiale movimentat­o nei cantieri vicentini è solo uno dei tanti aspetti sotto la lente del pubblico ministero Cristina Carunchio che coordina il lavoro di forestali e finanza e che ha nominato quattro esperti come consulenti.

Le detonazion­i Deciso lo stop, gli addetti hanno dovuto smaltire l’esplosivo facendolo detonare

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 ?? Problemi e le indagini ?? I Dall’alto, i bagliori e le fiamme fotografat­e la scorsa notte dai residenti. L’acqua biancastra della roggia a Malo; i carabinier­i nel cantiere su ordine della procura
Problemi e le indagini I Dall’alto, i bagliori e le fiamme fotografat­e la scorsa notte dai residenti. L’acqua biancastra della roggia a Malo; i carabinier­i nel cantiere su ordine della procura
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