Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Fa pipì fra le fabbriche, multa di 400 euro allo studente
L’episodio a Marghera, in piena zona industriale, poco prima di mezzanotte. Adico: «Eccessivo»
MESTRE Non riusciva più a trattenersi quindi ha scavalcato il guardrail e, schiena alla strada, ha abbassato la cerniera dei pantaloni e si è «liberato» in quel piccolo quadrato d’erba incastrato tra la carreggiata e i capannoni. Neanche il tempo di rialzare la zip e si è visto circondato da due pattuglie della polizia locale armate di blocchetto: 400 euro di multa, per una delle minzioni più care di sempre. L’episodio risale allo scorso aprile e vede come protagonista un giovane mestrino di 22 anni, che quella sera si stava spostando da Venezia a Marghera a piedi, per seguire un concerto; la notizia però arriva dall’Associazione Difesa Consumatori, a cui il ragazzo si è rivolto per contestare la sanzione: «Non è giusto punire così uno studente, è un eccesso – spiega il presidente Adico Carlo Garofolini - La zona è molto periferica, non ci sono abitazioni né persone. Per questo chiediamo di applicare il minimo della sanzione prevista, 25 euro». Garofolini ribadisce di condividere «al cento per cento» le ordinanze per la tutela del decoro, ma è convinto che questo caso sia frutto di un equivoco: «La norma prevede che questa infrazione venga punita se commessa in un centro abitato e probabilmente nello stradario quel punto è considerato tale, ma non lo è». Stretta tra il padiglione in disuso di Expo Veneto e il parco scientifico Vega, l’area in questione è quasi industriale e vista l’ora del fatto – erano le 23.40 – i due bar della zona erano chiusi, le auto di passaggio rare. «Ma il regolamento di polizia urbana in realtà non fa alcuna distinzione – ribatte l’assessore alla Sicurezza Giorgio D’Este – né è prevista una sanzione “scalabile”: la delibera del sindaco di due anni fa ha alzato a 400 euro la multa per questo tipo di infrazione, poco cambia se sia commessa tra le calli di Venezia o tra le fabbriche di Marghera». Al massimo è possibile aggiungere aggravanti, come nel caso dei turisti sorpresi a urinare contro la basilica di San Marco: per loro erano stati staccati addirittura 3.300 euro. La delibera del 2017 aveva inasprito le pene anche per chi nuotava nei canali del centro storico, per chi girava per la strada in costume o a petto nudo, per chi attraversava Venezia in bici, infrazioni che ora verranno riordinate nel nuovo regolamento comunale.