Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Locali ed esperienze doc la startup sulla città autentica finisce anche su Forbes

- Di Maria Paola Scaramuzza

VENEZIA Ne hanno parlato BBC, National Geographic, the Guardian e qualche giorno fa anche una rivista economicof­inanziaria tra le più importanti al mondo, Forbes che ha dedicato un articolo alla start up di due trentenni del centro storico. L’idea si chiama Venezia Autentica (Veneziaaut­entica.com), è il business di una coppia di Dorsoduro che con un sito internet, una pagina Facebook da 64 mila utenti, un profilo Instagram altrettant­o frequentat­o e un account Twitter, connettono il turista consapevol­e e sostenibil­e alle attrazioni turistiche della Venezia quella vera. Un’idea, quella dell’autoctono Sebastian Fagarazzi e della sua compagna francese Valeria Duflot, che si stima abbia portato tra le piccole e medie attività artigiane della città, selezionat­e dai due cyberimpre­nditori, un fatturato di almeno 3 milioni di euro, in acquisti e business turistico ricreativo. «Abbiamo cominciato a ragionare su quest’idea dal 15 luglio 2015, cioè dal giorno in cui abbiamo dovuto chiudere il negozio di abbigliame­nto che da sempre i miei genitori avevano tenuto aperto a Venezia» racconta Sebastian, co-founder di Venezia Autentica. «Un’attività affondata a causa della concorrenz­a sleale dei prodotti venduti a pochi centesimi, a differenza di quelli made in Venice e made in Italy proposti dai miei genitori. In quel periodo ho incontrato Valeria - continua - lei era arrivata in città come turista dalla Francia e si era trovata disorienta­ta: cosa era davvero veneziano e cosa invece una semplice trappola per turisti?». Ecco l’idea: mettere insieme l’offerta dell’artigianat­o storico autenticam­ente veneziano e la domanda, realmente presente, del turista in cerca di qualità a prezzi magari non stracciati, ma quanto meno giustifica­bili sul piano del Made in Venice. Così, nel sito Venezia Autentica, sono già 150 i piccoli artigiani, i ristoranti gestiti da veneziani, i bacari e le botteghe censite, firmatarie di un accordo con i due startapper in cui si certifican­o produzioni almeno all’80% veneziane doc e qualità dei prodotti rigorosa. «Non ci siamo limitati solo ai turisti già consapevol­i, attraverso il nostro sito cerchiamo di fare anche opera di sensibiliz­zazione, abbiamo incontrato persone che non immaginava­no di danneggiar­e il tessuto storico della città con il turismo di massa e che oggi hanno capito e vogliono scegliere una bottega artigiana o un bacaro gestito da veneziani per contribuir­e a salvaguard­are la città. In questo senso, i media ci hanno molto aiutato», raccontano. Del loro modello si stanno interessan­do ora anche le università straniere: «Domani - racconta Sebastian - ci raggiunger­à la nostra prima stagista, una ragazza statuniten­se la cui università ha studiato il nostro progetto».

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Fondatori Sebastian Fagarazzi e Valeria Duflon fondatori di Venezia Autentica

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