Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
San Giuliano, caos lavori l’Home taglia un palco cancellati otto concerti
Lombardi: priorità sicurezza. Previste 25 mila persone al giorno
MESTRE Doveva essere l’evento dell’anno di Mestre, ma già il programma perde i pezzi. Colpa dei lavori al parco di San Giuliano in ritardo, che non permetterebbero agli organizzatori di allestire tutti i palchi previsti originariamente, ma anche di doppie date che alcuni artisti avevano messo in calendario, come Pusha-T dato protagonista ad un altro festival a Coney Island negli stessi giorni. Il risultato è che, per usare le parole degli organizzatori «a causa della mancata installazione di un palco per questioni di sicurezza, dopo un’attenta riflessione con i management delle band e dopo vari tavoli tecnici, alcuni artisti non potranno esibirsi». Ossia Aphex Twin, Jon Hopkins, Pusha-T, Modeselektor, Moody-Mann, Adam Beyer, Mura Masa, The Vaccines.
E dire che a metà mattinata il founder dell’Home Venice Festival, Amedeo Lombardi e il Comune avevano presentato l’evento con tanto di calendario e dislocazione logistica. Avevano raccontato che erano stati venduti almeno 15 mila, soprattutto all’estero, e che al momento dell’apertura dei cancelli i partecipanti avrebbero potuto raddoppiare. «Ci aspettiamo una media tra i 25 e i 30 mila spettatori al giorno — aveva assicurato Lombardi — ma soprattutto vogliamo che sia un evento trasversale, capace di attirare diverse generazioni, magari intere famiglie». E infatti nell’enorme area – recintata – del festival non troveranno spazio solo quattro palchi, le inevitabili zone relax con i chioschi per panini e bibite e gli stand per magliette e merchandising, ma anche un’ampia area tutta dedicata ai bambini, con gonfiabili e giostre. Se ancora non bastasse a convincere le famiglie a raggiungere San Giuliano, nella giornata di domenica è previsto uno sconto per i gruppi: al costo di un solo biglietto potranno entrare due adulti e tutti i bambini sotto i 16 anni. Ma non è l’unica promozione ideata dagli organizzatori: i residenti della Città metropolitana taglieranno
"Venturini Vogliamo che il parco torni ad essere attrattivo per i veneziani
dal biglietto giornaliero il 60 per cento del costo, pagando 20 euro contro i 60 previsti; e questo tutti i giorni (non è previsto un simile sconto sul biglietto forfettario, se non si calcola che già in questa forma si possono pagare tre date quanto una sola). «Vogliamo che questo parco torni ad essere attrattivo per i suoi stessi cittadini, ecco il motivo della promozione — ha spiegato ieri l’assessore alle Politiche giovanili Simone Venturini — Al tempo stesso però dobbiamo ricreare il legame che esisteva dieci anni fa tra Venezia e i grandi eventi, tra San Giuliano e la musica. La nostra è una città di livello internazionale, è giusto che abbia un’offerta adeguata sia sul fronte culturale, sia su quello del tempo libero».
Quanto incideranno le assenze non è ancora chiaro, è evidente però l’imbarazzo di organizzatori ed amministrazione comunale. «Ci dispiace per il disagio, il parco è stato interessato da grandi lavori di sistemazione per preparare l’evento, alcuni appena terminati, per questo motivo abbiamo dovuto rimodulare l’area cancellando un palco. Da sempre la sicurezza è stata e rimarrà la nostra priorità», comunica con una nota a metà pomeriggio Lombardi. Il problema principale è dato dall’«assenza» del tamburello, non ancora pronto per ospitare le manifestazioni a causa della pioggia di maggio e del caldo afoso di giugno, che hanno rallentato i cantieri e convinto il Comune a organizzare il festival altrove. In realtà il getto di asfalto è già stato dato, manca il ponte di accesso e alcuni sotto-servizi, che dovrebbero arrivare entro un paio di settimane.
«Trentamila persone a San Giuliano sono la media in una domenica di primavera — sorrideva ieri il comandante Marco Agostini — il parco è pensato per essere vissuto dalla città, per ospitare simili eventi, è bello che si torni a farlo dopo dieci anni».