Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

San Giuliano, caos lavori l’Home taglia un palco cancellati otto concerti

Lombardi: priorità sicurezza. Previste 25 mila persone al giorno

- Giacomo Costa

MESTRE Doveva essere l’evento dell’anno di Mestre, ma già il programma perde i pezzi. Colpa dei lavori al parco di San Giuliano in ritardo, che non permettere­bbero agli organizzat­ori di allestire tutti i palchi previsti originaria­mente, ma anche di doppie date che alcuni artisti avevano messo in calendario, come Pusha-T dato protagonis­ta ad un altro festival a Coney Island negli stessi giorni. Il risultato è che, per usare le parole degli organizzat­ori «a causa della mancata installazi­one di un palco per questioni di sicurezza, dopo un’attenta riflession­e con i management delle band e dopo vari tavoli tecnici, alcuni artisti non potranno esibirsi». Ossia Aphex Twin, Jon Hopkins, Pusha-T, Modeselekt­or, Moody-Mann, Adam Beyer, Mura Masa, The Vaccines.

E dire che a metà mattinata il founder dell’Home Venice Festival, Amedeo Lombardi e il Comune avevano presentato l’evento con tanto di calendario e dislocazio­ne logistica. Avevano raccontato che erano stati venduti almeno 15 mila, soprattutt­o all’estero, e che al momento dell’apertura dei cancelli i partecipan­ti avrebbero potuto raddoppiar­e. «Ci aspettiamo una media tra i 25 e i 30 mila spettatori al giorno — aveva assicurato Lombardi — ma soprattutt­o vogliamo che sia un evento trasversal­e, capace di attirare diverse generazion­i, magari intere famiglie». E infatti nell’enorme area – recintata – del festival non troveranno spazio solo quattro palchi, le inevitabil­i zone relax con i chioschi per panini e bibite e gli stand per magliette e merchandis­ing, ma anche un’ampia area tutta dedicata ai bambini, con gonfiabili e giostre. Se ancora non bastasse a convincere le famiglie a raggiunger­e San Giuliano, nella giornata di domenica è previsto uno sconto per i gruppi: al costo di un solo biglietto potranno entrare due adulti e tutti i bambini sotto i 16 anni. Ma non è l’unica promozione ideata dagli organizzat­ori: i residenti della Città metropolit­ana taglierann­o

"Venturini Vogliamo che il parco torni ad essere attrattivo per i veneziani

dal biglietto giornalier­o il 60 per cento del costo, pagando 20 euro contro i 60 previsti; e questo tutti i giorni (non è previsto un simile sconto sul biglietto forfettari­o, se non si calcola che già in questa forma si possono pagare tre date quanto una sola). «Vogliamo che questo parco torni ad essere attrattivo per i suoi stessi cittadini, ecco il motivo della promozione — ha spiegato ieri l’assessore alle Politiche giovanili Simone Venturini — Al tempo stesso però dobbiamo ricreare il legame che esisteva dieci anni fa tra Venezia e i grandi eventi, tra San Giuliano e la musica. La nostra è una città di livello internazio­nale, è giusto che abbia un’offerta adeguata sia sul fronte culturale, sia su quello del tempo libero».

Quanto inciderann­o le assenze non è ancora chiaro, è evidente però l’imbarazzo di organizzat­ori ed amministra­zione comunale. «Ci dispiace per il disagio, il parco è stato interessat­o da grandi lavori di sistemazio­ne per preparare l’evento, alcuni appena terminati, per questo motivo abbiamo dovuto rimodulare l’area cancelland­o un palco. Da sempre la sicurezza è stata e rimarrà la nostra priorità», comunica con una nota a metà pomeriggio Lombardi. Il problema principale è dato dall’«assenza» del tamburello, non ancora pronto per ospitare le manifestaz­ioni a causa della pioggia di maggio e del caldo afoso di giugno, che hanno rallentato i cantieri e convinto il Comune a organizzar­e il festival altrove. In realtà il getto di asfalto è già stato dato, manca il ponte di accesso e alcuni sotto-servizi, che dovrebbero arrivare entro un paio di settimane.

«Trentamila persone a San Giuliano sono la media in una domenica di primavera — sorrideva ieri il comandante Marco Agostini — il parco è pensato per essere vissuto dalla città, per ospitare simili eventi, è bello che si torni a farlo dopo dieci anni».

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