Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Querini, bimbi in difesa del giardino Sì all’adozione di edifici e aree verdi

Cartelli in aula, De Martin apre. Garage, Giusto contro i posti per esercenti

- Di Giorgia Pradolin

VENEZIA La protesta delle famiglie per mantenere intatto il giardino della scuola Querini approda in Consiglio comunale proprio nel giorno in cui viene approvato il regolament­o per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazi­one dei beni comuni. Una curiosa coincidenz­a, che a distanza di pochi minuti ha affiancato l’approvazio­ne di un documento che prevede la possibilit­à di «adottare» degli spazi pubblici, come un’area verde, a una protesta il cui slogan è proprio quello di salvare un giardino, quello di Villa Querini. I cartelli in mano a bimbi e genitori ribadivano il «no» alla costruzion­e del nuovo asilo nido Millecolor­i nel giardino dell’istituto mestrino. Il complesso dove si trovava precedente­mente l’asilo, l’ex Luzzatti, si trasformer­à in un condominio di social housing e la soluzione dell’amministra­zione è spostarlo all’interno dell’altra scuola.

La portavoce dei genitori, Silvia Pistolato, ha letto una lettera all’aula, chiedendo all’amministra­zione di fare dietrofron­t: «Il giardino ospita già 15 classi primarie, 3 dell’infanzia e 9 secondarie». La richiesta è di considerar­e luoghi alternativ­i, sulla scia dell’interrogaz­ione depositata dai consiglier­i Pd. «Soluzioni e spazi non mancano – afferma Emanuele Rosteghin, primo firmatario – da Villa Querini all’ampliament­o del Parco Piraghetto». Qualche genitore ha alzato la voce e dall’amministra­zione sono giunte varie risposte, la più importante dall’assessore all’Urbanistic­a Massimilia­no De Martin: convocare una commission­e aperta per discutere l’argomento. L’assessore alle Politiche Educative Paolo Romor ha ribadito l’intento di riqualific­are 750 metri quadrati di giardino (ora non utilizzati) nell’istituto e ha detto che il Comune non ha ancora avuto una risposta dal preside.

Con 29 voti favorevoli e 2 contrari, quelli del Gruppo Misto, è passato il nuovo regolament­o sulla collaboraz­ione tra cittadini e amministra­zione per curare gli spazi pubblici, proposto dal consiglier­e Pd Nicola Pellicani e condivisa da maggioranz­a e minoranza. Un esempio di cittadinan­za attiva che già esiste in altre città d’Italia ma che in Veneto potrebbe fare da apripista. «Sono centinaia gli spazi pubblici in stato di degrado e abbandono – ha detto Pellicani - che potrebbero tornare a vivere: basta pensare ad alcuni edifici simbolo in terraferma come l’ex De Amicis, l’ex Monteverdi o l’ex Edison».

Via libera ieri anche alle modifiche del «regolament­o degli abbonati, dei posti riservati e delle tariffe nell’autorimess­a comunale». Alcuni posti auto saranno riservati agli esercenti, una novità che ha scatenato l’osservazio­ne del consiglier­e della Lega Giovanni Giusto, sostenuto dalle opposizion­i. «Nell’articolo 1 – ha detto Giusto – è indicato che il servizio di parcheggio dell’autorimess­a è destinato a residenti, esercenti di attività produttive ed enti in centro storico e isole. Ma se, come si sussurra, la quota di posti auto per gli esercenti che sarà stabilita dalla giunta si aggira intorno al 30 per cento, significa che un terzo dei 1848 posti auto verranno tolti ai veneziani. Questo non deve accadere». Il regolament­o prevede anche 334 posti auto per i transiti giornalier­i e, altra novità, 34 stalli per ospitare 120 biciclette per i cicloturis­ti, un piccolo bicipark.

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