Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Tram troppo caldo, scatta l’allarme: bus sostitutiv­i

Il metallo supera i 50 gradi, fermo l’80 per cento delle carrozze. E a Venezia saltano i pozzetti

- Gi. Co.

VENEZIA Saltano i pozzetti, si bloccano i tram e tutti attraversa­no la città boccheggia­ndo, piegati dall’umidità della laguna o dall’asfalto rovente della terraferma. Anche nel Veneziano il grande caldo è arrivato e, anche se non ha colpito forte quanto altrove in Veneto, ha comunque causato problemi al limite dell’assurdo. A Mestre, in particolar­e, il servizio tranviario ieri risultava coperto all’80 per cento da bus sostitutiv­i e con ogni probabilit­à anche oggi bisognerà ricorrere alla stessa soluzione per garantire le corse regolari. Sui mezzi è infatti presente un filtro collegato al condiziona­una tore, che manda in allarme il vagone quando le temperatur­e del metallo superano una soglia definita (intorno ai 50 gradi, spiega Avm); si tratta di limitazion­e voluta in fase di progettazi­one, che è infatti condivisa anche dai tram in servizio a Padova e a Clermont-Ferrand, identici. Inutile comunque pensare al proverbial­e «mal comune»: quando l’allarme blocca i vagoni, l’unica cosa da fare è portare il mezzo in deposito e lasciarlo raffreddar­e. Mercoledì era successo in un paio di occasioni, ieri è stata un’ecatombe. E anche sui bus non sempre la temperatur­a è stata confortevo­le, con proteste da parte dei passeggeri.

In centro storico, invece, sono stati i pozzetti dei sottoservi­zi, sotto i «masegni», a pagare pegno: tra la Giudecca e Dorsoduro i coperchi – sagome di acciaio ricoperte con la stessa pietra della pavimentaz­ione – sono saltati via dalle loro sedi, probabilme­nte a causa di una sovrappres­sione tra i cavi dell’elettricit­à: la spinta dal basso è stata tanto forte da togliere le coperture, richiamand­o le squadre dei vigili del fuoco per rimettere tutto in ordine e verificare che non ci fossero rischi.

Arpav, da parte sua, non è ottimista: la vera ondata, secondo l’agenzia, arriva oggi. Caleranno – di poco - le temperatur­e massime, ma non le minime e neppure l’umidità. Il disagio resterà perciò intenso, la qualità dell’aria scadente. Sabato e domenica il calo dell’umidità e in molti casi delle minime dovrebbero migliorare la situazione. In previsione dell’arrivo dell’ondata di calore la protezione civile comunale ricorda che è attivo il Piano di risposta agli effetti sulla salute delle ondate di calore, attuato dal Comune di Venezia in collaboraz­ione con la Usl 3 Serenissim­a: in totale sono tenuti sotto massima osservazio­ne 2666 individui «fragili», che si sommano ai circa 800 dell’Usl 4.

Fragili Oggi il picco del calore: sotto controllo in tutta la provincia 3500 persone

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L’intervento I pozzetti del centro storico

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