Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Girardo, vita per il basket dalla Reyer agli Europei
Ha fatto in tempo a gioire del quarto scudetto vinto dalla Reyer, ma poco dopo Pietro Girardo è mancato all’affetto dei suoi cari. D’altra parte la sua vita è stata sempre dedicata al basket, protagonista della pallacanestro veneziana del secondo dopoguerra. Girardo ha iniziato a giocare da giovanissimo nella squadra parrocchiale della Madonna dell’Orto. Era ancora ragazzino quando dalla Laetitia ha fatto il grande salto alla Reyer, che in quegli anni giocava alla Misericordia tra il calore del pubblico e quel pavimento tutto particolare che certo non aiutava. Raccontava che bisognava dosare bene le forze perché, elastico com’era, tagliava le gambe. Con gli orogranata ha giocato 17 anni, quelli del salto in serie A. Ha calcato il campo agli Europei e ha vestito i colori della nazionale in diverse rappresentative all’estero. «Lo chiamavano con il soprannome di “tarosso” — raccontano i figli — perché era mingherlino ma aveva una forza incredibile nelle gambe, era veloce, saltava, per gli avversari era un vero fastidio». Lasciato il campo da basket si è dedicato alla famiglia e al suo lavoro di direttore tecnico di un’azienda di impianti. Il funerale sarà oggi alle 9 nella chiesa della Madonna della Salute di Mestre. (e. lor.)