Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Biblioteche aperte di sera nido Conchiglia a bando: polemica su servizi e privati
VENEZIA Biblioteche aperte sempre più nel fine settimane e fuori orario grazie agli appalti; il nido Conchiglia di Ca’ Farsetti che risorge grazie ai privati; gli uffici anagrafe chiusi nelle Municipalità dopo una convenzione con le Poste e con le tabaccherie per rilasciare certificati ai cittadini. Nel «modello Venezia» del sindaco Luigi Brugnaro, il pubblico apre maggiori spazi all’imprenditoria privata cedendo parte dei servizi. «C’è una cultura diffusa che combatte l’ingresso del privato nei servizi – ha detto il sindaco - Invece così possiamo avere servizi più efficienti perché il costo gestito dal pubblico può essere il doppio di quello affidato al privato. Naturalmente il pubblico deve mantenere il controllo». Si risparmia, attacca la consimiglior gliera del Pd Monica Sambo, perché le imprese fanno scontare il costo ai lavoratori: «Gli appalti di servizi creano condizioni di lavoro precarie, redditi bassi e non sempre un servizio all’altezza». E cita come esempio il caso dell’asilo nido Conchiglia di Ca’ Farsetti per i dipendenti comunali: aveva pochi iscritti e si era pensato di aprirlo anche ad altri. «Avevamo chiesto di estendere il servizio a tutti i cittadini ma ci fu risposto di no – continua Sambo – Il nido è stato chiuso per carenza di bambini e ora l’amministrazione ha deciso di privatizzarlo». «Il caso del Conchiglia è esattamente il contrario della privatizzazione – ribatte l’assessore ai Servizi Educativi Paolo Romor - Era un nido per i soli dipendenti comunali, che ultimamente non lo richiedevano più; diventerà un servizio aperto a tutti i cittadini. A breve uscirà il bando: sarà un servizio del tutto innovativo per i bambini della città, non coincidente con il classico nido. Per nessuno degli attuali nidi o scuola infanzia comunali è previsto un affidamento in appalto». La collaborazione con i privati è una strada percorsa da tempo anche dalle passate amministrazioni, da Alilaguna a Insula sono diverse le società gemmate dal Comune o dalle sue partecipate che gestiscono i servizi. «Ma a volte sono convenzioni, come per i Tabaccai e le Poste per i certificati anagrafe – spiega l’assessore al Bilancio Michele Zuin – Gran parte dell’opinione pubblica mal sopporta le privatizzazioni. Invece il fine ultimo è dare
"Sambo Si risparmia perché i costi vengono scaricati sui lavoratori
servizio al miglior costo». Nei servizi sociali le amministrazioni passate hanno introdotto i privati nell’assistenza domiciliare, il trasporto per disabili e anziani, l’integrazione scolastica. «Ma questa giunta ha aumentato i fondi: 5,4 milioni per l’assistenza domiciliare e 3,6 per l’integrazione scolastica - spiega l’assessore Simone Venturini- Il maggior ricorso al privato ci sarà con l’ultima gara per le biblioteche per garantire le aperture serali e nei weekend perché hanno maggiore flessibilità. Il Comune manterrà coordinamento, back office, inventario ed eventi ma sportelli e prestiti saranno gestiti da lavoratori degli appalti, come il servizio Bibliobus». Le condizioni per i lavoratori sono garantite dagli appalti: la parte economica conta solo il 2030% per evitare ribassi che si scaricano sulla forza lavoro, e ogni appalto ha clausole sociali di garanzia, assicura. (mo.zi.)
Zuin
Il fine è dare il miglior servizio al miglior costo