Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La casa di Tiziano e il sogno dell’architetto
Dov’era com’era? Entrando adesso, si ha la sensazione che in questi ambienti arcaici aleggi tuttora lo spirito dell’artista: lo si percepisce nella cucina col grande foghér o nell’intimo della stùa foderata di legno. Nel pittoresco paesino di Pieve di Cadore, ecco un luogo speciale, perché qui è nato e ha passato la sua prima giovinezza Tiziano. A «Una Montagna di Libri», la festa della letteratura di Cortina d’Ampezzo, domani alle 18 nella Sala Cultura del Palazzo delle Poste, prende forma Il sogno di Giuseppe.
Una notte inquieta, la casa di Tiziano, ovvero la storia vera di quella che è stata una delicatissima missione: riportare la quattrocentesca dimora di famiglia del Vecellio alle sembianze del tempo in cui il maestro La casa di Tiziano a Pieve di Cadore, al centro dello spettacolo di Chiamulera rinascimentale ne solcava i solai, rimuovendo quelle strutture che erano andate aggiungendosi nel tempo. Protagonista dell’impresa fu, negli anni 1928-30, l’ingegnere Giuseppe Palatini, incaricato del restauro dalla Magnifica Comunità del Cadore. Ma da dove cominciare? Che cosa si salva e cosa si butta? Attraverso i disegni live di Jan Sedmak, la voce narrante di Francesco Chiamulera e le note di Denis Feletto, «rivivremo – marca Chiamulera - quel sogno che apparve a Palatini che fu rivelatore per le sorti della ristrutturazione della casa tizianesca».