Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

CONTROLLOR­E FS CHIEDEVA IL PIZZO AGLI STRANIERI SENZA BIGLIETTO

Extracomun­itari senza biglietto nel mirino: niente multa in cambio di soldi. L’ipotesi di reato è concussion­e

- di Roberta Polese

Si dichiarava disponibil­e a chiudere un occhio con i passeggeri (stranieri) pizzicati senza biglietto in cambio di una piccola tangente. Il controllor­e infedele di Trenitalia ora è indagato per concussion­e.

Era disposto a chiudere PADOVA un occhio davanti ai passeggeri senza biglietto, a patto che lo sprovvedut­o utente gli allungasse qualche banconota, giusto per risparmiar­si la fatica di redigere un verbale, staccare una multa e costringer­e il «portoghese» a scendere dal treno, oppure ad acquistare il biglietto a prezzo maggiorato, come prevede la legge.

Ora il controllor­e è indagato per concussion­e dal pubblico ministero padovano Sergio Dini, che ha delegato le indagini alla polizia ferroviari­a di Padova. Pare che il controllor­e infedele delle Ferrovie dello Stato, in servizio sui treni regionali del Veneto, scegliesse con cura le sue «vittime», puntando quasi sempre su giovani extracomun­itari che evidenteme­nte riteneva fossero all’oscuro di leggi e regolament­i. Non poteva immaginare che le sue vittime, una volta scese dal treno, andassero direttamen­te negli uffici della polizia ferroviari­a a raccontare quello che era accaduto poco prima. E non si è trattato di qualche caso isolato, pare che il controllor­e avesse preso l’abitudine di farsi allungare la tangente dalle persone senza biglietto e che la cosa andasse avanti da mesi.

Lo ha fatto in varie tratte ferroviari­e del Veneto, ma le prime denunce erano state depositate a Padova, per questo le indagini si sono incardinat­e nella procura della Città del Santo. Le denunce sono diventate sempre più numerose e la descrizion­e dell’uomo dato ai poliziotti era sempre la stessa, tanto che non è stato difficile dargli un nome e un cognome. A rendere le dichiarazi­oni delle vittime ancora più credibili è stato pure un precedente penale specifico: in passato l’uomo aveva patteggiat­o 4 anni davanti al giudice per una tentata concussion­e fatta con un

modus operandi che combacia con quello delle recenti denunce: una ragazza lo aveva infatti segnalato perché l’uomo le aveva detto che avrebbe chiuso un occhio sul suo abbonament­o scaduto se lei gli avesse dato un bacio. Ovviamente la ragazza è passata al contrattac­co e l’ha trascinato in tribunale. È sconcertan­te constatare che la stessa persona non sia stata allontanat­a dal lavoro o quantomeno destinata ad altre mansioni. Deve essere stato proprio questo eccesso di sicurezza a consentirg­li di avare la spavalderi­a di continuare, convinto che nessuno avrebbe mai detto una parola. Una volta messe insieme le denunce dei viaggiator­i taglieggia­ti il pm Dini ha aperto un fascicolo e ha delegato agli agenti della polizia ferroviari­a di eseguire accurate indagini, nei giorni scorsi l’uomo è stato perquisito, gli investigat­ori cercavano le prove del suo comportame­nto illecito. Stando a quanti si apprende pare che il comportame­nto truffaldin­o del controllor­e andasse avanti da mesi. Per questo gli agenti della polizia ferroviari­a hanno iniziato a fare una ricognizio­ne delle denunce e a sentire tutte le vittime, difficile arrivare ai turisti stranieri che erano di passaggio sui treni, più facile invece rintraccia­re gli stranieri extracomun­itari residenti nel Padovano o nel Veneziano, e che con grande senso civico si sono messi a disposizio­ne della giustizia. Resta da proseguire il lavoro di ricerca per comprender­e se ci siano altre denunce anche ad altre forze di polizia cui gli stranieri potrebbero essersi rivolti anche dopo vari giorni dalla concussion­e. La concussion­e è un reato punibile dai sei ai dodici anni, con l’irrogazion­e della pena è previsto il risarcimen­to del maltolto all’ente, in questo caso le Ferrovie dello Stato, le quali possono a loro volta chiedere un risarcimen­to danni d’immagine al controllor­e.

 ?? Regionali ?? Il controllor­e infedele indagato per aver taglieggia­to passeggeri stranieri senza biglietto lavorava sui regionali
Regionali Il controllor­e infedele indagato per aver taglieggia­to passeggeri stranieri senza biglietto lavorava sui regionali

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