Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Marco Polo, la Cina si avvicina obiettivo 800 mila viaggiatori
Nuove mete, pullman dalla Slovenia per partire da Venezia. Usa, turisti da 20 nuove città
VENEZIA Non si chiamerebbe Marco Polo altrimenti. L’aeroporto di Venezia è sempre più vicino alla Cina con i 150 mila passeggeri che ogni anno scelgono la Serenissima come meta delle vacanze, nonostante non ci sia ancora il volo diretto con Pechino. L’obiettivo è diventare punto di ingresso per i quasi 800 mila viaggiatori cinesi che ogni anno visitano il Veneto. Del resto, sottolinea Camillo Bozzolo direttore commerciale aviation, quello che la società vuole «vendere» non sono solo le bellezze di Venezia ma anche tutto quello che può offrire il Veneto con montagne, laghi e terme. La gita sui monti ad esempio attrae tantissimo i coreani. «E in tutto questo ci aiutano le Olimpiadi assegnate a Cortina», sottolinea Bozzolo.
Se l’aeroporto nel 2018 ha fatto segnare un aumento del 10 per cento del numero dei passeggeri, nel 2019 continua a crescere: nel solo secondo trimestre ha superato il cinque per cento, con oltre un milione e duecentomila persone trasportate ogni mese. Grazie alle nuove destinazioni, che soprattutto le compagnie di base al Marco Polo hanno aggiunto (come EasyJet e Volotea) ma anche alla stagionalità che ormai è diventata solo un ricordo degli anni ‘90. Adesso si vola tutti i giorni, e tutti i mesi, poco importa se sia giugno, agosto o novembre. L’autunno non frena più i passeggeri, anzi proprio le destinazioni «calde» hanno spinto i vettori a puntare su luoghi in cui l’estate non viene spazzata via da pioggia, temporali e basse temperature. L’esempio arriva proprio da EasyJet che ha messo in vendita voli diretti per Marrakech (Marocco), Hurghada e Marsa Alam (Egitto), Aquaba-Petra (Giordania). Ne sanno qualcosa i vicini sloveni, sempre più attratti dai voli dell’aeroporto di Venezia, che arrivano con tanto di autobus e pulmini che collegano Lubiana a Tessera. Le novità estive (un volo alla settimana per Kefallinia, Kos, Lussino, i quattro per Istambul Sabina Gokcen e Londra Southend, e i ventuno per Londra Stansted) fanno il resto. Anche perché Save ha deciso di dirottare a Venezia alcune tratte da Treviso della Ryanair (Londra) per limitazioni «imposte» al vicino Canova. Il Marco Polo invece cresce eccome, ancor più con i lavori che hanno permesso di rimettere a nuovo la pista principale che può ospitare fino a 32 movimenti ora (a settembre cominceranno quelli della pista secondaria utilizzata con via di rullaggio), 24 ore su 24. Per la tranquillità dei residenti, d’accordo con la comunità locale e l’amministrazione, i voli notturni si fanno con il contagocce, ma non è un mistero che la «finestra» di Tessera si sia allargata. Venezia è un vero hub: a luglio si sono registrati 300 movimenti al giorno, praticamente un volo ogni tre minuti. «Non potendo collegare direttamente la città con tutte le destinazioni del mondo riusciamo però a fidelizzare i passeggeri per poter proseguire con voli a lungo raggio», sottolinea Bozzolo. Ecco che in attesa del volo diretto con Tokyo (su cui Save sta lavorando incessantemente) visti i già 70 mila giapponesi che ogni anno arrivano a Tessera attraverso altri scali, sono stati rafforzati i collegamenti con Dubai attraverso Emirates (che nell’attuale stagione estiva ha introdotto i voli in First class affiancandola alla business), con Doha (Quatar Airways), Seoul Incheon (Asiana Airlines) e con l’America. Dai voli della Delta Air Lines per New York e Atalanta, a quelli della America Airlines con Chicago O’ Hare e Philadelphia, dalla United (ancora New York ma questa volta Newark prolungato fino al 26 ottobre) all’Air Canada Rouge e Air Transat che offrono i collegamenti con Montreal e Toronto. Non è un caso che il traffico da e per il Nord America superi il milione di passeggeri all’anno: il collegamento diretto con Chicago ad esempio ha permesso di far arrivare in laguna passeggeri da quasi venti città statunitensi che mai prima degli ultimi due anni avevano fatto registrare un loro cittadino a Venezia.
"Camillo Bozzolo Le Olimpiadi assegnate a Cortina ci aiutano