Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Marco Polo, la Cina si avvicina obiettivo 800 mila viaggiator­i

Nuove mete, pullman dalla Slovenia per partire da Venezia. Usa, turisti da 20 nuove città

- Francesco Bottazzo

VENEZIA Non si chiamerebb­e Marco Polo altrimenti. L’aeroporto di Venezia è sempre più vicino alla Cina con i 150 mila passeggeri che ogni anno scelgono la Serenissim­a come meta delle vacanze, nonostante non ci sia ancora il volo diretto con Pechino. L’obiettivo è diventare punto di ingresso per i quasi 800 mila viaggiator­i cinesi che ogni anno visitano il Veneto. Del resto, sottolinea Camillo Bozzolo direttore commercial­e aviation, quello che la società vuole «vendere» non sono solo le bellezze di Venezia ma anche tutto quello che può offrire il Veneto con montagne, laghi e terme. La gita sui monti ad esempio attrae tantissimo i coreani. «E in tutto questo ci aiutano le Olimpiadi assegnate a Cortina», sottolinea Bozzolo.

Se l’aeroporto nel 2018 ha fatto segnare un aumento del 10 per cento del numero dei passeggeri, nel 2019 continua a crescere: nel solo secondo trimestre ha superato il cinque per cento, con oltre un milione e duecentomi­la persone trasportat­e ogni mese. Grazie alle nuove destinazio­ni, che soprattutt­o le compagnie di base al Marco Polo hanno aggiunto (come EasyJet e Volotea) ma anche alla stagionali­tà che ormai è diventata solo un ricordo degli anni ‘90. Adesso si vola tutti i giorni, e tutti i mesi, poco importa se sia giugno, agosto o novembre. L’autunno non frena più i passeggeri, anzi proprio le destinazio­ni «calde» hanno spinto i vettori a puntare su luoghi in cui l’estate non viene spazzata via da pioggia, temporali e basse temperatur­e. L’esempio arriva proprio da EasyJet che ha messo in vendita voli diretti per Marrakech (Marocco), Hurghada e Marsa Alam (Egitto), Aquaba-Petra (Giordania). Ne sanno qualcosa i vicini sloveni, sempre più attratti dai voli dell’aeroporto di Venezia, che arrivano con tanto di autobus e pulmini che collegano Lubiana a Tessera. Le novità estive (un volo alla settimana per Kefallinia, Kos, Lussino, i quattro per Istambul Sabina Gokcen e Londra Southend, e i ventuno per Londra Stansted) fanno il resto. Anche perché Save ha deciso di dirottare a Venezia alcune tratte da Treviso della Ryanair (Londra) per limitazion­i «imposte» al vicino Canova. Il Marco Polo invece cresce eccome, ancor più con i lavori che hanno permesso di rimettere a nuovo la pista principale che può ospitare fino a 32 movimenti ora (a settembre cominceran­no quelli della pista secondaria utilizzata con via di rullaggio), 24 ore su 24. Per la tranquilli­tà dei residenti, d’accordo con la comunità locale e l’amministra­zione, i voli notturni si fanno con il contagocce, ma non è un mistero che la «finestra» di Tessera si sia allargata. Venezia è un vero hub: a luglio si sono registrati 300 movimenti al giorno, praticamen­te un volo ogni tre minuti. «Non potendo collegare direttamen­te la città con tutte le destinazio­ni del mondo riusciamo però a fidelizzar­e i passeggeri per poter proseguire con voli a lungo raggio», sottolinea Bozzolo. Ecco che in attesa del volo diretto con Tokyo (su cui Save sta lavorando incessante­mente) visti i già 70 mila giapponesi che ogni anno arrivano a Tessera attraverso altri scali, sono stati rafforzati i collegamen­ti con Dubai attraverso Emirates (che nell’attuale stagione estiva ha introdotto i voli in First class affiancand­ola alla business), con Doha (Quatar Airways), Seoul Incheon (Asiana Airlines) e con l’America. Dai voli della Delta Air Lines per New York e Atalanta, a quelli della America Airlines con Chicago O’ Hare e Philadelph­ia, dalla United (ancora New York ma questa volta Newark prolungato fino al 26 ottobre) all’Air Canada Rouge e Air Transat che offrono i collegamen­ti con Montreal e Toronto. Non è un caso che il traffico da e per il Nord America superi il milione di passeggeri all’anno: il collegamen­to diretto con Chicago ad esempio ha permesso di far arrivare in laguna passeggeri da quasi venti città statuniten­si che mai prima degli ultimi due anni avevano fatto registrare un loro cittadino a Venezia.

"Camillo Bozzolo Le Olimpiadi assegnate a Cortina ci aiutano

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