Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La Fontaine: tutti contro il piano Hotel e piscina estiva, ma privati

Giusto: non è un centro sportivo. Centenaro: clausole per il beneficio pubblico

- Elisa Lorenzini

VENEZIA Doveva essere una piscina olimpionic­a aperta al pubblico, omologata per ospitare gare ufficiali, unica struttura del genere in tutto il veneziano. Attorno una foresteria per far alloggiare gli atleti e, a completare il complesso ex La Fontaine, una serie di appartamen­ti, una ventina di pregio affacciati su via Sandro Gallo più altri 10 realizzati nell’ambito del programma di riqualific­azione Piruea. Gli alloggi sono stati costruiti e affittati, mentre la foresteria e in parte anche la piscina, sono stati realizzati e mai aperti. Ora la Alberoni sas di Fabrizio de Col, figlio dell’imprendito­re Gianni, chiede a Ca’ Farsetti di trasformar­e la foresteria in albergo modificand­o la destinazio­ne d’uso. Di più, chiede due strisce di terreno laterali dove ora ci sono gli spazi della bocciofila e le vecchie strutture degli stradini per realizzare altre 12 camere che si aggiungono a 4 che andranno a incrementa­re le ali della foresteria per un totale di 48 stanze. Il risultato sarà uno splendido hotel fronte laguna. In cambio dovrà realizzare i campi da bocce ma a Ca’ Del Moro, in zona «Terre perse» e la struttura degli stradini accanto all’atincasser­à tuale Tiro con l’arco.

La proposta di delibera è approdata ieri in commission­e consiliare, con allegata la convenzion­e tra Comune e società che prevede quanto alla piscina un uso esclusivo per il Comune per soli 15 giorni l’anno, la possibilit­à di fruizione da parte del pubblico esterno all’hotel per soli 50 ingressi al giorno a 15 euro, più un accordo con Ca’ del Moro per un abbonament­o annuo di 100 euro per i soci della Bocciofila, per usare i nuovi campi da bocce. Il Comune 1,5 milioni di euro da cui saranno scomputati 600 mila euro per la demolizion­e delle strutture esistenti fatiscenti e la costruzion­e dei nuovi edifici per gli stradini.

Nemmeno il tempo per finire l’illustrazi­one tecnica e subito è scoppiata la forte protesta dei consiglier­i comunali. «Prima ci propone un accattivan­te progetto sportivo, una piscina, la foresteria per gli atleti, poi ci chiede altri terreni per omologare la piscina e adesso diventa un albergo – tuona Gio(lista vanni Giusto (Lega) – la vasca è scoperta quindi sarà aperta qualche settimana all’anno, la verità è che lo scopo è l’albergo, è questo che stiamo deliberand­o e noi dobbiamo rappresent­are gli interessi dei cittadini e non di uno solo, se vogliamo la piscina coperta dobbiamo imporlo ora». La capogruppo Fi Debora Onisto commenta: «Nella convenzion­e si parla di una piscina aperta da giugno a fine agosto, i lidensi attendevan­o una piscina vera». Interviene Maurizio Crovato Brugnaro): «Ricordiamo­ci che imprendito­re è De Col. Come si può pensare di realizzare lì una piscina olimpica? Ci sono pochissimi parcheggi, le strade sono strette come si può pensare che lì passino bus con gli atleti? È un meraviglio­so hotel fronte laguna». Saverio Centenaro (Fi) il progetto lo conosce bene, sono decenni che se ne parla a Ca’ Farsetti, e per questo chiede garanzie: «Per non ripetere gli errori fatti in passato chiedo di mettere nella convenzion­e una clausola che preveda che il beneficio pubblico sia consegnato assieme all’interesse del privato ovvero all’apertura dell’albergo, sono stufo di vedere la perdita dei benefici». Critica anche Monica Sambo (Pd) che chiede di approfondi­re l’uso della piscina. «Si analizzi la possibilit­à reale di fare gare ufficiali, senza la copertura si può parlare della piscina come beneficio pubblico? Forse è il caso di modificare la delibera e prevedere un diverso beneficio» Difende la delibera l’assessore all’Urbanistic­a Massimilia­no De Martin: «La struttura è classifica­ta impianto sportivo non è una piscina ricreativa, per tenerla aperta tutto l’anno si dovrebbe cambiare l’impianto». Domani il progetto approderà in Municipali­tà al Lido per il parere.

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La piscina solo estiva sarevve riservata al Comune 15 giorni l’anno e potranno entrare al massimo 50 esterni al giorno
Il resto del complesso La Fontaine rimane come è oggi (foto Vision)
L’albergo deve sorgere nella parte più vicina alla laguna La piscina solo estiva sarevve riservata al Comune 15 giorni l’anno e potranno entrare al massimo 50 esterni al giorno Il resto del complesso La Fontaine rimane come è oggi (foto Vision)
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