Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Hillary, turista in gondola: «Email gate, un evento assurdo»
VENEZIA Ha rinunciato al taxi, preferendo camminare per le calli di Venezia, visitando luoghi d’arte e assaggiando piatti tipici fino ad un giro in gondola al chiaro di luna. Hillary Clinton è voluta entrare nelle corde della città sull’acqua, rispettandone i ritmi e ammirando quanti più luoghi possibili in due giorni. Lunedì Palazzo Ducale e il Gran Teatro la Fenice, passeggiata in Piazza San Marco e la Basilica. Se non fosse stato per la maxiscorta di agenti al seguito, forse in pochi l’avrebbero riconosciuta, mescolata al flusso di turisti con vestiti leggeri e colorati, occhiali da sole, sorriso entusiasta, come una qualsiasi americana in vacanza. Lunedì sera la cena al ristorante «Da Ivo» con lo staff e due conoscenti, per poi regalarsi un giro in gondola sulle note di canzoni intonate dal pope. Ieri mattina non poteva perdersi la mostra in suo onore, ospitata al piano superiore dell’ex Teatro Italia a Cannaregio, oggi supermercato Despar. L’opera dal titolo «Hillary», realizzata dall’artista Kenneth Goldsmith e curata da Francesco Rubano Ragazzi ospita le 60mila email dell’ex segretario di Stato che contribuirono alla sua sconfitta nelle presidenziali del 2016 contro Donald Trump. Mail private, senza dati sensibili, delle quali oggi Clinton parla con il sorriso, ma con un ammonimento contro la manipolazione via internet che le fa ritrovare la verve elettorale. «Gli europei devono essere consapevoli di questo – ha detto l’ex first lady – i russi cercano di influenzare le elezioni nelle democrazie, hanno condotto
un attacco radicale e sistematico nei confronti delle nostre elezioni. Questo ha rappresentato un fattore molto importante, prima sconosciuto al nostro sistema».
L’installazione, che riproduce anche una sorta di ufficio della casa Bianca, è visitabile fino al 24 novembre. Prima di arrivare in laguna, c’era stato anche il meeting sull’economia a Cernobbio, ma instancabile si è spostata in più sestieri, sempre a piedi, alloggiando all’Hotel Bauer. Da San Marco a Castello, dove è stata immortalata anche nel ristorante «Al Covo» in campiello de la Pescaria. «Venezia è la città più bella del mondo» ha detto Clinton a Giovanni Fracassi, direttore e titolare del ristorante Da Ivo, dopo essersi complimentata per la cena: fiori di zucca per antipasto, tagliolini al tartufo, rombo al forno con melograno per chiudere in dolcezza con zabaglione al tartufo e fragoline all’aceto. Poi foto in cucina. (g. pra.)