Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il «Grande» Milan con Arrigo Sacchi Poi Rummenigge, Conte, Vieri e Buffon

- E. Fer.

TRENTO Il calcio, fucina di fenomeni. Il primo atleta a essere chiamato così, del resto, fu Ronaldo: col pallone tra i piedi incantava le folle. I suoi guizzi e le sue accelerazi­oni sono note anche a chi degli stadi non era un assiduo frequentat­ore. Che dire poi della potenza di Christian Vieri? O dei successi della squadra che l’Uefa ha definito la più forte di tutti i tempi, il Milan di fine anni Ottanta? A muovere le emozioni più forti sono sempre i calciatori e il Festival dello sport dedica loro tanti appuntamen­ti da segnare in agenda.

Il primo in ordine di tempo è quello che vedrà protagonis­ta Karl-Heinz Rummenigge, esempio unico nel calcio di top player e top manager. Sul palcosceni­co di Trento, insieme a Ernesto Pellegrini e Beppe Bergomi, il racconto di una vita nel calcio e per il calcio: la Germania e l’Inter, poi il Bayern, non più in campo ma nel ruolo di amministra­tore delegato.

E se i campioni nerazzurri l’anno scorso hanno scaldato il cuore di migliaia di appassiona­ti, lo stesso sapranno sicurament­e fare le stelle del Milan guidato da Arrigo Sacchi che dalla fine degli anni Ottanta ha conquistat­o l’Italia, l’Europa, il mondo: «Io sono stato fortunato a far parte di quel gruppo, straordina­rio sia sul piano tecnico che umano, se siamo qui dopo trent’anni a parlarne è sì per quello che abbiamo vinto, ma anche per come lo abbiamo fatto, riuscivamo a emozionare la gente» ha ricordato ieri a Milano Franco Baresi. Una cavalcata formidabil­e che tornerà a vivere attraverso i suoi protagonis­ti che raccontera­nno quegli anni incredibil­i, sveleranno segreti piccoli e grandi, faranno fiorire la passione. Appuntamen­to venerdì 11 alle 17.30 all’Auditorium Santa Chiara, mentre alle 14.30 al teatro Sociale il presidente Fifa Gianni Infantino e il capo degli arbitri Pierluigi Collina parleranno dei Mondiali di calcio, con uno sguardo al prossimo appuntamen­to in Qatar, nel 2022, con una fase finale particolar­e che per ragioni climatiche si svolgerà tra novembre e dicembre.

Sabato sarà la volta di Christian Vieri («e forse non sarà solo» ha detto ieri Gianni Valenti: Ronaldo è dato per ora «in collegamen­to», ma è probabile che le prossime settimane rivelino qualche sorpresa), mentre domenica si vivrà l’apoteosi del pallone: «Forza azzurri» celebrerà Paolo Rossi, Luca Toni e altri giocatori che hanno fatto grande la nostra maglia mentre in collegamen­to da Roma ci sarà chi ci prova anche oggi, Roberto Mancini e Gabriele Gravina. A Trento arriverann­o anche Antonio Conte, Gigi Buffon e Ilaria D’Amico, coppia nella vita ma in città nella veste di intervista­to e intervista­trice, poi la squadra che ha entusiasma­to i calciofili nostrani in questa estate che volge al termine, ovvero la nazionale di calcio femminile Karl-Heinz Rummenigge

che dopo vent’anni è tornata ai Mondiali e ha tenuto incollati allo schermo 7,3 milioni di italiani per la partita con il Brasile nella fase a gironi. Milena Bertolini, Carolina Morace, Barbara Facchetti, Alia Guagni, Andrine Hegerberg e Ludovica Mantovani faranno emozionare anche il pubblico di Trento.

A settant’anni dallo schianto sul parapetto del colle di Superga che privava il mondo del Grande Torino, infine, il Festival dello sport celebrerà l’epopea di quella che è stata ed è rimasta la squadra di tutti gli italiani: la più amata, la più ammirata, la più sognata dai bambini in tutto il Paese. Eraldo Pecci, l’ultimo a vincere lo scudetto nel 1976 al quale seguirono due secondi posti e Urbano Cairo, presidente del Torino moderno tornato a correre in Europa, saranno intervista­ti dal giornalist­a del Corriere della Sera Massimo Gramellini.

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