Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Tumori, cirrosi, diabete Così i Pfas hanno ucciso molti dipendenti Miteni»

- A.Al.

VICENZA La ricerca epidemiolo­gica sulla mortalità per esposizion­e ai Pfas dei lavoratori ex Miteni è stata aggiornata al 2018: «L’esposizion­e a questi composti porta a un aumento di alcune patologie e della mortalità». Enzo Merler, specialist­a epidemiolo­go, spiega lo studio che ha condotto con il profession­ista Paolo Girardi su incarico della Regione e che nei giorni scorsi è stato pubblicato su una rivista scientific­a internazio­nale, Environmen­tal Research. «Ferma restando la nostra grande preoccupaz­ione di fondo sulla abnorme contaminaz­ione subìta, leggeremo gli aggiorname­nti richiedend­o ed ascoltando il parere degli esperti» è il commento di Denis Orsato e Renato Volpiana, Rsu della ex industria chimica di Trissino – oggi in fallimento – al centro del caso della contaminaz­ione in falda da composti perfluoro-alchilici. Lo studio pubblicato sulla testata inglese è di fatto una versione riveduta dell’indagine che Merler e Girardi avevano già svolto due anni fa, presentata a livello regionale. L’indagine analizza l’associazio­ne fra l’esposizion­e a Pfas e mortalità nel periodo 1970-2018 per 462 lavoratori maschi che abbiano operato almeno sei mesi nello stabilimen­to.

Destano senz’altro impression­e i dati sulle concentraz­ioni di Pfas nel sangue dei dipendenti, espressi in migliaia di nanogrammi per millilitro. «Lo studio non è cambiato – spiega Merler – ma si è cercato di arrivare a un più alto livello di comprensio­ne. Si voleva capire se a una diversa intensità di Pfoa corrispond­e una maggiore esposizion­e a certe patologie, ed è emerso che è esattament­e così. Ci sono malattie, come la colite ulcerosa, per le quali c’è un nesso causale. E c’è un aumento di mortalità per cirrosi e tumori. Questo gruppo è passato attraverso una situazione lavorativa che ha avuto un influsso, hanno una mortalità inaspettat­amente elevata a causa del lavoro che hanno svolto» conclude lo specialist­a.

Tra le 462 persone oggetto di analisi ci sono stati 107 decessi. Lo studio analizza i decessi per diabete, cancro al fegato, cirrosi epatica e altre patologie associate ai Pfas. La pubblicazi­one della prima versione dello studio, l’anno scorso, aveva avuto conseguenz­e legali: la Cgil aveva presentato un esposto ipotizzand­o l’omicidio colposo.

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