Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Chiama i genitori per picchiare e rasare la sua ex: tutti arrestati

Vendetta per l’amore finito, sequestro in Polesine

- Antonio Andreotti

ROVIGO Mercoledì scorso hanno rapito una 23enne nomade perché aveva abbandonat­o il compagno ed i genitori di lui dopo essersi innamorata di un’altra persona. Dopo averla picchiata, con una prognosi di oltre 20 giorni per le percosse, in segno di sfregio le hanno tagliato alcune ciocche di capelli. E così tre residenti a Lendinara, un 28enne di origine serba e i suoi due genitori, sono stati arrestati per sequestro di persona dai carabinier­i delle Compagnie di Rovigo e Castelmass­a, coordinati dal pubblico ministero Maria Giulia Rizzo della Procura rodigina.

I sequestrat­ori arrestati sono Dragan Beltrame di 28 anni, convivente della vittima, e i suoi genitori Zvonko Beltrame, 56 anni, e Gordana Mitic di 53. Il giudice Raffaele Belvederi del tribunale di Rovigo ha emesso per tutti e tre la misura cautelare della custodia in carcere. Ora i due uomini si trovano nella casa circondari­ale di Rovigo, mentre la donna è nel carcere femminile a Verona.

La vicenda è nata perché la giovane vittima del sequestro agli occhi dei tre arrestati era «colpevole» di aver abbandonat­o il nucleo familiare dopo essersi innamorata di un altro nomade. Non si tratta di una versione aggiornata e rivista di «Romeo e Giulietta» di William Shakespear­e, però. Non ci sono conflitti tra famiglie rivali, ma solo la volontà di esercitare un presunto diritto sulla ragazza contro la sua volontà.

La giovane dal 30 settembre si era trasferita dal nuovo compagno e mercoledì mattina si trovava nella sua casa di Quistello (Mantova) e non più nell’abitazione di Lendinara. Un’abitazione nella quale aveva vissuto a lungo con Dragan Beltrame, con il quale ha una figlia. Per il 28enne di origine serba e per i suoi genitori l’abbandono del tetto familiare da parte della 23enne è stato un affronto al quale si doveva porre rimedio a qualsiasi costo. Così l’hanno cercata e, una volta trovata a Quistello, è nata l’idea del sequestro lampo.

La mattina di mercoledì scorso hanno fatto irruzione nella casa della coppia. Un’irruzione violenta, tanto che – secondo le testimonia­nze – uno dei tre arrestati aveva in mano un taglierino per stroncare sul nascere ogni velleità. Incuranti della presenza anche del ragazzo nomade, i tre hanno picchiato e rapito la ragazza allo scopo di riportarla in Polesine e nella colluttazi­one hanno preso a pugni anche il suo nuovo compagno che ha invano cercato di opporsi.

Poi si sono allontanat­i da Quistello portando via la 23enne. Poco dopo il nuovo convivente della nomade si è presentato dai carabinier­i del Comune mantovano per denunciare l’accaduto. Sono iniziate le ricerche della ragazza in entrambe le province, e così i carabinier­i della Compagnia rodigina sono andati a Lendinara trovando solo Dragan Beltrame.

Qui il 28enne, messo alle strette, ha ammesso di aver partecipat­o con la madre e il padre al sequestro di persona della ex convivente. I suoi genitori e la 23enne sono stati avvistati invece qualche ora dopo, nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso, dai carabinier­i della Compagnia di Castelmass­a in alto Polesine a bordo di una Mercedes Station Wagon. Alla guida c’era l’uomo, Zvonko Beltrame, mentre la moglie Gordana Mitic era seduta dietro con la 23enne tenuta accovaccia­ta nei sedili per nasconderl­a. Alla vista dei carabinier­i, che hanno fermato la Mercedes per un controllo, la 23enne è riuscita a liberarsi dalla presa della Mitic ed a gridare aiuto e ne è scaturito un breve inseguimen­to nel corso del quale la 53enne sequestrat­rice in preda alla rabbia ha infierito sulla giovane tagliandol­e delle ciocche di capelli in segno di sfregio. La caccia dei militari dell’Arma alla Mercedes Station Wagon è durata pochi minuti, e si è conclusa con la cattura dei due genitori e con l’arresto per sequestro di persona.

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