Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Mose, ritorna Linetti come consulente a costo zero
Nomina in corso per un anno. Provveditore e commissario, tutto fermo. De Micheli: entro dicembre
VENEZIA L’ingegnere Roberto Linetti è pronto a tornare al Provveditorato delle Opere Pubbliche del Triveneto come consulente per il Mose. La notizia circola da giorni e l’iter di nomina sarebbe già abbondantemente instradato al Ministero delle Infrastrutture, tanto che si dice che il decreto sia al vaglio degli organi di controllo. L’ex provveditore dovrebbe avere un incarico di un anno a titolo gratuito come consulente per il Mose, opera sulla quale ha esercitato il controllo nei quasi tre anni del suo mandato, durante i quali si è più volte scontrato con gli amministratori del Consorzio Venezia Nuova Francesco Ossola e Giuseppe Fiengo, nominati dalla Prefettura di Roma su indicazione dell’Autorità Anticorruzione.
Linetti è andato in pensione l’1 settembre e da allora la sua poltrona è vacante. Trenta tra funzionari del Mit e dirigenti della pubblica amministrazione hanno risposto alla procedura indetta dal dicastero ma il decreto di nomina è ancora di là da venire. In lizza ci sono funzionari di lungo corso e provata esperienza, come l’attuale direttore amministrativo Cinzia Zincone (che in questo periodo sta svolgendo il ruolo di provveditore reggente), il dirigente Francesco Sorrentino, l’ingegnere Valerio Volpe, con lunga esperienza di Salvaguardia come il collega Fabio Riva, ex responsabile dell’ufficio e oggi a Roma. L’avvicendamento tra Danilo Toninelli e la nuova ministra Paola De Micheli ha rallentato le decisioni e rimesso tutto in discussione: l’ex ministro pentastellato aveva tentato un blitz di fine mandato con la nomina a provveditore di Emanuele Renzi, ma l’iter non si è concluso ed è decaduto. L’altro nodo è quello del commissario, previsto dal decreto «sblocca-cantieri». Toninelli aveva annunciato di aver raggiunto l’accordo con il governatore Luca Zaia sul nome dell’ingegnere e carabiniere Gaetano De Stefano, che però ha rinunciato.
De Micheli, intervistata sabato da Maria Latella su SkyTg24, ha assicurato che tutti i commissari sbloccacantieri saranno nominati entro fine anno – dunque presumibilmente ci sarà anche quello per il Mose – mentre a sentire le voci romane la nomina del provveditore pare sia questione di poche settimane. Lo scenario che si prefigura sarebbe a dir poco complesso: nuovo commissario del Mit, nuovo provveditore a Palazzo X Savi, Linetti consulente per il Mose, Ossola e Fiengo alla guida del Cvn per l’Anac. Cinque persone di calibro in un’architettura istituzionale di gerarchie e competenze non del tutto definita: dalla stasi perfetta alla tempesta perfetta.
L’altra ipotesi è che la nomina del provveditore slitti di un anno, mantenendo le funzioni di reggenza di Zincone – il provveditore lagunare si occupa non solo di Mose, ma di tre regioni – e affidando la partita delle dighe mobili a Linetti per il tempo necessario a concludere appalti e lavori. Secondo il cronoprogramma l’opera dovrebbe essere consegnata il 31 dicembre 2021, ma gli intoppi e i rallentamenti degli ultimi due anni rendono difficile questo traguardo, anche se ormai tutte le paratoie sono state posate e sono in corso i test nelle quattro le schiere. Il Cvn ha più volte lamentato i mancati pagamenti da parte del provveditore, che di contro ha sempre detto che i soldi ci sono.