Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La promozione ai piemontesi Consorzio al Tar l’ira del Comune
Il Comune di Jesolo è pronto ad abbandonare il Consorzio di imprese turistiche JesoloVenice. Ad annunciarlo è stata ieri l’assessore comunale al Turismo Flavia Pastò, spiegando che tutto dipende dal ritiro o meno del ricorso presentato al Tar da parte del consorzio contro l’aggiudicazione del bando Iat. La gara dello scorso maggio, da 980 mila euro, prevedeva l’affidamento della gestione dei servizi di informazione, accoglienza e promozione turistica del Comune di Jesolo per il triennio 2019-2021. Al bando avevano partecipato sia il consorzio di imprese turistiche jesolane, che fin dalla costituzione del 2015 aveva gestito gli uffici di piazza Brescia, il portale di informazione e gli altri servizi attraverso un affidamento diretto del Comune, sia una società piemontese che si occupa di marketing e promozione commerciale, che ha vinto grazie a un’offerta economica migliore. L’esito di agosto aveva sollevato polemiche, con le minoranze in consiglio comunale contrarie all’affidamento della promozione jesolana a una società extra-territoriale. Il ricorso del Consorzio, spiega l’assessore Pastò citandone un passaggio, parla di gara viziata da «violazione dei principi di legalità, imparzialità e buona fede». «Il ricorso chiama in causa il Comune minando il rapporto di fiducia con il consorzio e mette in discussione la correttezza dell’ente e dei suoi uffici, che operano nell’interesse della città e per lo sviluppo del turismo» commenta Pastò, annunciando che il Comune «sta valutando le dimissioni dalla vicepresidenza del Consorzio JesoloVenice, carica che ricopro come assessore al Turismo». Per questo l’amministrazione ha chiesto al presidente del consorzio Luigi Pasqualinotto di ritirare il ricorso.
«La decisione del cda di ricorrere al Tar è stata unitaria – dice Pasqualinotto - è una posizione non di contrapposizione al Comune, ma di affermazione e tutela della nostra posizione, in considerazione dei processi che hanno portato a questo risultato». Pasqualinotto non nascon- de il «rammarico» per l’aut aut del Comune. (a.r.t.)