Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La sinistra unita in una rete «La vera alternativ­a esiste» Programma aperto alla città

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VENEZIA Una città senza smog, argini agli effetti negativi delle affittanze turistiche in terraferma, la parola fine al passaggio delle grandi navi in laguna. Tutti uniti per dare ai cittadini l’alternativ­a «che mancava» all’amministra­zione Brugnaro. Così, con un documento d’intenti presentato ieri sera alla Scoletta dei Calegheri, le anime della sinistra uniscono forze e idee in quello che non vuol essere un partito ma potrebbe trasformar­si in una lista alle prossime elezioni: un gruppo aperto di comitati e associazio­ni, soprattutt­o dell’ambientali­smo. «Il nostro impegno per la città» è il nome del movimento, nato a fine estate e che ora ha attivato una mail per rispondere alle domande dei cittadini e una pagina Facebook per diffondere gli obiettivi. «Oggi non presentiam­o un sindaco – ha detto Pier Paolo Scelsi di Giudecca Art District - ma un documento aperto, da condivider­e con altre realtà politiche alternativ­e a questa amministra­zione. Un punto di partenza per le prossime elezioni». Il principio ispiratore, ha spiegato Anna Messinis, consiglier­a della Municipali­tà di Venezia, è costruire un progetto di governo fondato su alcuni principi. «Non dividere, non contrappor­re, ma marciare insieme per la tutela dell’ambiente, del patrimonio storico e culturale e della condizione umana». In primis, stabilire una normativa che sia davvero efficace («Non finti blocchi») per contrastar­e il diffonders­i degli alloggi turistici. L’ex deputato di Articolo 1, Michele Mognato, chiarisce che il giudizio sul «metodo» di governo Brugnaro, è netto: «”Padrone” nel rapporto con le Municipali­tà e i dipendenti del Comune». Mognato, che si è detto stupito del silenzio anche istituzion­ale di fronte al grido d’allarme del Porto per i fondali non scavati, ha puntato sul ruolo di Porto Marghera, che deve diventare «questione nazionale». Il documento d’intenti, secondo il consiglier­e di Municipali­tà di Mestre Carpenedo, Flavio Albertini, è un «cambiament­o culturale». «La sinistra non si divide più - ha affermato Albertini - ma propone l’unione su un programma preciso». (g.pra.)

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